– Confermata dalla Corte d’appello di Catanzaro la confisca dei beni a Pasquale Gullo, ritenuto esponente di spicco della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri di Lamezia Terme. Contro il provvedimento, emesso dal tribunale di Catanzaro a febbraio dello scorso anno, si era opposto la difesa di Gullo che ha prodotto due perizie tecniche, ma sia il tribunale in primo grado, sia la corte d’appello hanno le hanno ritenute insufficienti a scalfire le indagini della guardia di finanza. E’ stata così confermata la confisca di una villa nella zona sud di Lamezia Terme, di un’autovettura intestata ad un prestanome e tutte le disponibilità finanziarie intestate allo stesso ed ai suoi familiari conviventi, il tutto per un valore complessivo di 250mila euro. Il procedimento era scaturito da un’informativa dei finanzieri del Nucleo mobile del Gruppo di Lamezia Terme, sulla base della quale il procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro Nicola Gratteri ed il sostituto procuratore Elio Romano hanno chiesto ed ottenuto il provvedimento. Dalle indagini sarebbe emersa anche la “pericolosità sociale” di Pasquale Gullo, la sua appartenenza all’organizzazione ‘ndranghetistica. Dagli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza è emerso che il valore dei beni confiscati è sproporzionato rispetto ai redditi leciti dichiarati da Gullo.
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