Mar. Lug 16th, 2024

Era stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga, aggravata dal metodo mafioso. Ma lui era sparito prima ancora del processo e della cattura: introvabile, ricercato ovunque. Questa mattina la guardia di finanza del Gico (gruppo criminalità organizzata) e gli agenti della squadra mobile lo hanno arrestato a Fiumicino, poco dopo il suo atterraggio da un volo proveniente dall’Australia.

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Si tratta di Bruno Crisafi, collegato alle temutissime cosche di  ‘ndrangheta Pelle–Nirta–Giorgi alias Cicero di San Luca, e il cui curriculum penale così come la sua cattura vale la pena di essere raccontato. Nel gennaio 2015, fiamme gialle e polizia eseguirono, in Italia e Spagna, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, arresti nei confronti di 39 soggetti appartenenti a un’organizzazione criminale collegata alla ‘ndrangheta, che nella Capitale oltre ad essere specializzata nel narcotraffico internazionale, si era resa macchiata anche di gravi fatti di sangue in città.

Per quanto riguarda il traffico transnazionale di stupefacenti i militari del Gico ricostruirono le rotte delle ingenti partite di droga importate nella Capitale riuscendo a sequestrare ingenti partite di cocaina e hashish. La cellula criminale, forte di propri referenti, stanziati in Colombia e Marocco con il compito di trattare, alla pari, con i locali narcos, era intenzionata a monopolizzare il mercato della droga a Roma diventando referente affidabile anche per altre organizzazioni criminali ocollegate, a loro volta, ad altre ‘ndrine ed alla camorra; il tutto per un giro d’affari milionario che, inevitabilmente, avrebbe inquinato il circuito dell’economia legale.

La squadra mobile invece aveva arrestato gli autori dell’omicidio del boss della ‘ndrangheta Vincenzo Femia, ritenuto il referente romano della cosca Nirta-Scalzone di San Luca, ucciso a Roma il 24 gennaio del 2013, ad opera di un commando mafioso composto da 5 killer calabresi: Massimiliano Sestito, Francesco e Antonio Pizzata, Gianni Cretarola. Gli esponenti apicali del sodalizio, sebbene originari di San Luca, erano da anni radicati a Roma, nei quartieri Appio, San Giovanni, Centocelle, Primavalle ed Aurelio, dove potevano contare su una fitta rete di connivenze che garantivano loro di vivere in completo anonimato e fornire, all’occorrenza, supporto logistico ai latitanti.

In Italia la filiera della vendita all’ingrosso della droga era curata da Andrea Rollero e dai fratelli Bruno e Vincenzo Crisafi – che, contigui alla cosca di ‘ndragheta Giorgi alias Cicero, benché residenti a San Luca, avevano trovato dimora abituale nella Capitale, grazie ad una fidata rete di connivenze. Nel corso degli arresti eseguiti nel 2015, Bruno Crisafi si era reso irreperibile, abbandonando il territorio nazionale e dichiarandosi latitante. Ciononostante il processo si celebrò in contumacia nei suoi confronti e si veccò una condanna a 20 anni.

Le sue ricerche da due anni a questa parte non sono mai cessate, con tanto di estensione internazionale dei provvedimenti restrittivi. Bruno Crisafi, braccato da tutte le polizie del mondo ha così deciso di costituirsi, presentandosi all’aeroporto di Fiumicino, in arrivo da Perth, in Australia. All’arrivo ha trovato i Finanzieri del GICO e gli agenti della Squadra Mobile di Roma e del Servizio Centrale Operativo che, con la collaborazione della Polizia di Frontiera Aerea di Fiumicino, hanno provveduto al suo arresto e al suo accompagnamento in carcere.

Nei confronti di Crisafi, che da tempo aveva trovato rifugio a Perth da alcuni parenti, erano state avviate da polizia e finanza iniziative di cooperazione investigativa e giudiziaria che recentemente hanno consentito alle autorità australiane di respingere la sua richiesta di visto per soggiornare in quel paese. L’arresto rientra nel quadro di una più ampia collaborazione operativa avviata dallo Sco e dal Servizio per la Cooperazione

Fonte “http://roma.repubblica.it/cronaca/2017/06/22/news/roma_latitante_fiumicino_arresto-168841858/”
https://youtu.be/wovRTAKAW4Q
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