Mar. Lug 16th, 2024

Continuano ad arrivare a Crotone i parenti delle vittime del naufragio avvenuto domenica scorsa a Steccato di Cutro. E continueranno ad arrivare finché non si concluderanno le operazioni di identificazione dei cadaveri recuperati giorno dopo giorno, per i quali l’identificazione diventa sempre più complicata a causa delle condizioni nelle quali si presentano i corpi dopo essere stati per giorni in mare. Alcuni riconoscimenti vengono effettuati di persona, altri attraverso il confronto tra le foto inviate dai parenti rimasti nei Paesi di origine e quelle effettuate dagli agenti della polizia scientifica prima che le bare venissero chiuse per sempre, altri ancora attraverso videochiamate con i famigliari impossibilitati a raggiungere l’Italia.

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Le porte della camera ardente sono aperte solo per loro, ma ciò non ferma le centinaia di crotonesi che ancora raggiungono l’esterno del PalaMilone per lasciare un fiore, un messaggio o un peluche per i più piccoli, ai quali oggi, purtroppo, si è aggiunto un bambino di appena tre anni, ritrovato in mare davanti la spiaggia del naufragio. Fino ad ora sono 59 le vittime riconosciute, ne mancano ancora 10 da riconoscere, compreso il piccolo corpicino trovato questa mattina. Intanto nei prossimi giorni si procederà ad avviare tutte le operazioni di espatrio delle salme, su richiesta dei parenti. Alcune torneranno nei Paesi di origine, altre verranno trasportati nelle diverse città europee, nelle quale risiedono i parenti arrivati per riconoscerli e dove i naufraghi erano destinati ad andare dopo essere arrivati sulla spieggia di Steccato di Cutro, in vita. Sulla spiaggia di Steccato intanto le ricerche dei dispersi vanno avanti senza sosta, impegnando sommozzatori di Guardia costiera e Vigili del fuoco e decine di volontari della Protezione civile che stanno battendo chilometri di costa.

tgcal24.it

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