Mar. Lug 16th, 2024

Dalla cattura di Totò Riina alla guida del primo sindacato militare italiano: inizia una nuova avventura per il ‘Capitano Ultimo’, come viene ancora chiamato il colonnello Sergio De Caprio, che domani sarà con ogni probabilità proclamato Presidente del Sim (Sindacato Italiano Militare) Carabinieri, la prima organizzazione autorizzata e riconosciuta dopo che la Corte costituzionale ha sancito che anche i militari possono costituire associazioni sindacali. Domani mattina, in un albergo di Roma, è in programma l’assemblea generale, alla quale parteciperanno 250 militari dell’Arma provenienti da varie parti d’Italia, per il varo dell’atto costitutivo e la proclamazione dei vertici del nuovo organismo.

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Essere proclamato presidente, se l’assemblea deciderà in questo senso, sarebbe un grandissimo onore per me“, dice all’Adnkronos De Caprio. “Mi metto a disposizione, carabiniere tra i carabinieri, con grande senso di responsabilità e prometto, in questa battaglia di civiltà, di impegnarmi per la salvaguardia dei diritti e della dignità di ogni militare dell’Arma“, aggiunge ‘Ultimo’, oggi in servizio presso il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma. A proporsi come Segretario Generale sarà il Brigadiere capo dei Carabinieri Antonio Serpi, promotore del movimento che ha portato allo storico traguardo del sindacato militare, che nei giorni scorsi ha ricevuto l”atto di assenso’, ovvero il decreto del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che dà l’autorizzazione alla costituzione del Sim Carabinieri.

“Quello di domani – dice Serpi all’Adnkronos – è l’approdo di un percorso che parte dalla sentenza 120/2018 della Consulta, che definì incostituzionale il divieto per i militari di costituire associazioni sindacali. In attesa della norma, attualmente in discussione in Parlamento, che regola la contrattazione di primo e secondo livello per i sindacati delle forze armate, vogliamo delineare la struttura organizzativa del sindacato. In questo senso, è stata molto tempestiva la risposta del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che con sollecitudine ha provveduto a far procedere il progetto”. Quanto ai Cocer (Consigli Centrali di Rappresentanza) delle varie forze armate, “sono destinati a evolvere in questa nuova realtà sindacale”.

I delegati della Rappresentanza continueranno a svolgere la loro attività come sempre, fino a quando ciò sarà consentito dalle norme – dice all’Adnkronos il generale Marco Minicucci, presidente del Cocer – Lo dobbiamo a coloro che ci hanno eletti. Noi siamo ancora parte attiva della Rappresentanza militare, la Corte costituzionale ha previsto la possibilità di costituire organizzazioni sindacali ma non ha ‘cassato’ Cocer, Coir e Cobar”.

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