Mar. Lug 16th, 2024

Il politico reggino: «Stupore per la sentenza di condanna. Avrei commesso un falso al fine di ottenere la nomina di un commissario che penalizza mia moglie»

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«Sono stato assolto dal principale reato contestatomi e cioè dall’accusa di avere indotto pubblici ufficiali e quindi non ho abusato della mia funzione di assessore come indicato nel capo di imputazione. Ritengo ciò un primo importante risultato verso una verità completa, che sarà apprezzato da chi mi ha sempre dato fiducia nel mio impegno democratico». Demetrio Naccari Carlizzi interviene dopo la condanna (tre anni di pena e cinque di interdizione dai pubblici uffici, ndr) disposta ieri a suo carico dal Tribunale di Reggio Calabria per le presunte interferenze in un concorso per la nomina di un primario.

«Resto stupito – dice l’ex assessore regionale – che, una volta caduto il reato di induzione, su cui si basava l’accusa e anche la contestazione di falso, il Tribunale abbia solo potuto immaginare che io abbia concorso a sorteggiare qualcuno senza movente. Sarei un “masochista per sentenza” se solo si consideri che avrei commesso un falso al fine di ottenere la nomina di un commissario che penalizza mia moglie. Infatti, il concorso è stato giudicato regolare con separato provvedimento mentre le perizie in atti hanno chiarito come a mia moglie siano stati sottratti punteggi nei titoli e nella prova pratica di cui invece aveva diritto».
«Il mio stupore per questa sentenza inaspettata – continua Naccari Carlizzi – è condiviso dai miei avvocati con i quali aspettiamo con estremo interesse di leggere le motivazioni. Rimane il rammarico perché non è stata fatta in questa fase chiarezza completa della quale noi sentiamo il bisogno e per la quale, al fine di evitare la prescrizione, abbiamo rinunciato a rinnovare i testi nelle tre occasioni in cui i giudici sono cambiati e a convocare ben 9 testimoni già ammessi al dibattimento. D’altra parte mi conforta che l’ambiente sanitario che conosce le vicende del concorso sappia bene che mai mi sono interessato di alcun sorteggio né di alcuna procedura in conflitto di interessi».

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