La Guardia di finanza di Catanzaro sta operando, da stamane, una perquisizione nei confronti dell’avvocato Giancarlo Pittelli, imputato nel processo Rinascita-Scott con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, e suoi familiari. Da quanto si apprende, l’operazione delle fiamme gialle è legata alla cosiddetta “vicenda Copanello”, ovvero ad un debito da un milione e 36mila euro contratto dalla società con la Regione Calabria. Pittelli, tramite la società AT Alberghiera aveva, infatti, ottenuto un anticipo di finanziamento da 880mila euro per la costruzione di una struttura turistica in località Copanello nel Comune di Stalettì. Il finanziamento non aveva poi trovato concreta applicazione e il denaro non era stato mai restituito alla Regione. Nel 2018 la società ha venduto il terreno di Copanello, dove doveva sorgere la struttura, per sottrarlo all’ente creditore. La perquisizione è stata fatta nell’ambito di un procedimento penale per bancarotta fraudolenta per distrazione, per la ricerca delle scritture contabili della società. Lo scorso 29 marzo, inoltre, il Tribunale di Catanzaro, in accoglimento della richiesta avanzata dalla Dda di Catanzaro, ha dichiarato il fallimento della società.
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