«Il perdurante stallo del museo archeologico comunale di Lamezia Terme è l’ennesima riprova dell’inettitudine con cui la commissione straordinaria gestisce il municipio». Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Giuseppe d’Ippolito, della commissione Ambiente, che rincara la dose: «Con argomentazioni alla “Amici miei” di Monicelli, di recente la commissione straordinaria ha perfino risposto fumosamente alla richiesta del collega deputato 5stelle Alessandro Melicchio, della commissione Cultura, riguardante il mancato rinnovo della convenzione gratuita con la locale Associazione per la ricerca e la valorizzazione storica e archeologica, che al museo ha a lungo garantito 2.500 visite annuali, senza mai lucro, mettendo a disposizione propri materiali didattici e grazie alla straordinaria competenza della presidente, Vincenzina Siviglia Purri». «La terna commissariale – prosegue il parlamentare 5stelle – si sta spingendo oltre ogni limite, serrando tutti gli spazi democratici, sociali e culturali di Lamezia Terme, che, ricordo, è al suo terzo scioglimento per infiltrazioni mafiose. Presenterò esposto per danno erariale in merito alla situazione degli introiti del museo archeologico e verificherò quali interventi il Comune abbia messo in atto per risolvere il problema della fruibilità della struttura». «Intanto – conclude D’Ippolito – il commissario Alecci, che come Massimo Scura si crede un imperatore, restituisca all’Associazione per la ricerca e la valorizzazione storica e archeologica i propri materiali didattici e dica senza retorica inconcludente che cosa vuol fare del museo e come intenda assicurarne il funzionamento in tempi rapidi. Soprattutto, risponda alle richieste di chiarimento sul costante disordine amministrativo trasmessegli dal prefetto e dal Ministero dell’Interno ed eviti un disonorevole provvedimento di sostituzione, rassegnando volontariamente le dimissioni e tornando a fare il pensionato».
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