Mar. Lug 16th, 2024

In corso approfonditi esami su esplosivo. Eseguita l’autopsia

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È stato utilizzato Un radiocomando a distanza per far esplodere la bomba che lunedì scorso, in località “Cervolaro” di Limbadi, ha provocato la morte di Matteo Vinci, di 42 anni, e il ferimento del padre, Francesco, di 73. Lo si apprende da fonti investigative secondo le quali, in ordine alla natura dell’ordigno, collocato sotto la vettura dei Vinci, si esclude l’utilizzo di tritolo privilegiando, invece, quello di un’altra particolare miscela. Ulteriori approfonditi esami per risalire all’esplosivo utilizzato sono in corso da parte degli artificieri dei carabinieri. La bomba che ha dilaniato il corpo di Vinci è stata posizionata all’altezza del sedile lato guida sul fondo della Ford Fiesta intestata alla vittima. Stamani è stata eseguita l’autopsia sul corpo di Matteo Vinci disposta dalla Procura distrettuale e affidata dall’anatomopatologa Katiuscia Bisogni.

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