Ven. Nov 22nd, 2024

Un pezzo di storia della ‘ndrangheta è morta ieri insieme a Pasquale Libri. L’uomo, 77 anni, era considerato uno dei boss più influenti e carismatici della mala calabrese. Libri si è spento nella sua abitazione di Cannavò, frazione del comune di Reggio Calabria, per cause naturali dopo aver combattutto a lungo con una malattia. Con il fratello Domenico, detto “Mico” Libri, anch’egli deceduto alcuni anni fa per un cancro, Pasquale Libri, era ritenuto dagli inquirenti uno dei pilastri della “cupola” del Mandamento di Centro e alleato fedele della cosca De Stefano durante le guerre di ‘ndrangheta che hanno insanguinato Reggio Calabria tra il 1975 e il 1990 e che hanno provocato circa 1000 morti. Nonostante fosse in detenzione domiciliare per motivi di salute, negli ultimi anni è stato più volte destinatario di mandati d’arresto e nuove accuse. Era ormai il più anziano della famiglia rimasto in vita. Secondo le varie indagini, Pasquale Libri era stato incaricato da tutte le altre famiglie di ‘ndrangheta reggine dell’arduo compito di far rispettare le regole del codice di mafiaalle fazioni che si erano scontrate proprio durante la seconda guerra di ‘Ndrangheta.
ALESSANDRA BEVILACQUA |redazione@telemia.it

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