Mar. Lug 16th, 2024

Tra ipotesi nuove forme ospitalità, da case su alberi a igloo

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

di Raffaella Silvestro

Puntare sullo smart working, sulla

natura, sulla mobilità intelligente e sulle nuove tecnologie per

rilanciare il turismo in montagna nell’epoca post-Covid. E’

quanto prevede un documento della Conferenza delle Regioni e

delle Province Autonome. “Una delle poche certezze – si legge –

riguarda la nascita di uno scenario completamente diverso da ciò

a cui eravamo abituati. Dobbiamo ricominciare dall’anno 0

post-pandemia, perché una serie di cambiamenti sociali,

culturali ed economici improvvisamente mutati a causa

dell’emergenza, non torneranno ad essere come prima ma

evolveranno ancora nel prossimo quinquennio”.

Riguardo allo smart working si sottolinea che “diverse

aziende sembrano indirizzate ad adottare forme ibride tra lavoro

in ufficio e in remoto, questa tendenza apre nuovi scenari anche

per il settore turistico, nella misura in cui sia possibile

ipotizzare lo smart working in luoghi di vacanza e il soggiorno

lungo”.

Inoltre “emerge il bisogno di una nuova qualità dello spazio,

all’insegna di un nuovo respiro” così come “è prioritario

lavorare su una mobilità intelligente”. Il documento ipotizza

anche nuove forme di ospitalità alternative (dalle case sugli

alberi agli igloo).

Print Friendly, PDF & Email