Il governo si impegna a sorvegliare l’impatto ambientale e sulla salute nel Sito di interesse nazionale di Crotone, investendo 49 milioni di euro per interventi integrati
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Il governo guidato dalla premier Giorgia Meloni ha annunciato l’intenzione di istituire un sistema permanente di sorveglianza ambientale e sanitaria nel Sito di interesse nazionale di Crotone. L’obiettivo è monitorare l’impatto delle aree industriali dismesse e da bonificare sulla salute della popolazione locale. Per finanziare questa iniziativa, saranno impiegati i 49 milioni di euro del Piano nazionale per gli investimenti complementari, destinati a due programmi pilota volti a realizzare una serie di interventi integrati in ambito salute, ambiente e clima nelle aree contaminate dalle scorie industriali.
A rendere noto questo progetto è stato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in risposta all’interrogazione presentata dalla deputata del Movimento 5 Stelle, Elisa Scutellà. Quest’ultima si era rivolta ai ministri per ottenere chiarimenti sullo stallo dell’iter di bonifica dell’ex sito industriale di Crotone e sui rischi per la salute derivanti dal mancato risanamento ambientale da parte dell’Eni Rewind.
Scutellà aveva richiamato l’attenzione sui risultati del “Progetto Sentieri”, finanziato dal ministero della Salute, i quali evidenziavano un aumento del tasso di mortalità prematura per malattie croniche rispetto al riferimento regionale, soprattutto tra i maschi e le femmine del Sin calabrese. Le principali contaminazioni rilevate nell’area includono metalli pesanti come arsenico, cadmio, mercurio, piombo e zinco, oltre a composti inorganici e organici di varia natura.
L’iniziativa del governo Meloni si pone l’obiettivo di affrontare queste problematiche, garantendo la sicurezza ambientale e sanitaria dei cittadini di Crotone e delle zone circostanti.
