Mar. Ago 6th, 2024

Si fermano nuovamente i lavori di messa in sicurezza. I camion che portano i flangiflutti non possono viaggiare sull’ autostrada.

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I lavori per le barriere a mare a tutela del tempio di Kaulon e del sito archeologico Paolo Orsi di Monasterace partiti dopo tre anni di attesa, presto saranno di nuovo sospesi e riprenderanno a settembre. Il mese di agosto è ormai alle porte i camion che dovranno portare i massi cui non sarà concesso di transitare in autostrada. Ancora non è nota la cava dove veranno presi i massi, ma verosimilmente si dovrebbe utilizzare una cava di Lamezia. Ad eseguire i lavori ci sarà la ditta siciliana Falcomar Srl di Agrigento, che tra l’altro operando in piena area archelogica ha demandato ad un esperto del settore come l’archelogo Francesco Cuteri, una consulenza per poter meglio operare in un contesto di storia millenaria da tutelare. Una rassicurazione in più sulla qualità deli lavori che di protrarranno nei prossimi mesi e si svilupperanno in varie fasi, almeno quattro. La prima fase già visibile, prevede un intervento di consolidamento sulla protezione in pietra già creta con i gabbioni a sostegno del Tempio dorico putroppo danneggiamento ampiamente dalla mareggiata 2013-2014 nello scavo Tomaselo. Poi come anticipato si interverrà a mare con una barriera soffolta da 460 metri linaeri fissata a circa 40 metri dalla battigia. Quindi la terza fase dei lavori prevede il ripascimento, attraverso materiali prervenute dale fiumare vicine, del tratto in cui ci sarà la barriera a mare. Quindi la quarta e ultima fase prevede il rifunzionamento di tutto il litorale ionico per quasi due chilometri di costa. A tale lavoro seguirà quelo che servirà a creare ulteriori protezioni e anche probabilmente una protezione fissa alla “Casa Matta” dov’è custodito il mosaico più grande del periodo ellenico: quello dei draghi e dei delfini.

VINCENZO RACO

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