Mar. Lug 16th, 2024

Sospensione lavori Centro aggregazione giovanile Dott. Rocco Lombardo.

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In relazione all’approssimativo articolo pubblicato dalla stampa locale sui lavori del Centro di aggregazione giovanile ed osservatorio per la legalità intitolato alla memoria Dott. Rocco Lombardo, si rappresenta con completezza ed appropriata precisione lo stato del complesso procedimento.

I lavori sono stati sospesi, differentemente da quanto riportato nell’articolo, per una antecedente motivata disposizione della  Direzione Lavori (D.L.) e del Responsabile Unico del Procedimento (RUP). Per come emerge dalla dettagliata relazione del 22/01/2018 della D.L. era stato necessario infatti produrre una perizia di variante (ex art. 107 del D.L.gs. n°50/2016) in quanto erano intervenute in corso d’opera circostanze impreviste ed imprevedibili in fase di progetto e di appalto, non imputabili ai contraenti, fra le quali, e soprattutto, il rinvenimento (in area di scavo del piano fondale dell’edificio), di un manufatto storico-militare. Si erano insomma verificate delle oggettive motivazioni per introdurre una modifica del contratto [ex art. 106 comma 1, lett. c) del Codice dei contratti]. Portate le citate circostanze all’attenzione dell’Ente finanziatore (Ministero Interno per tramite del Responsabile Linea “Programma PON/PAG Sport e legalità “Progetto Locride”), e registrata la sollecitazione a redigere elaborati ed atti conseguenti, il RUP ha autorizzato la sospensione dei lavori.

Per quanto non emerga chiaramente nell’articolo, il Comune di Monasterace ha rapporti contrattuali esclusivamente con l’Impresa  aggiudicataria della gara d’appalto che è stata indetta e gestita dalla Stazione Unica Appaltante (SUA) presso la Prefettura di Reggio Calabria.  La sovracitata impresa ha assunto l’obbligo di utilizzare materiali e componenti ed eseguire i lavori in conformità al progetto appaltato, al capitolato speciale allegato, al contratto stipulato ed alle norme vigenti. Nessun rapporto si è mai instaurato con altri soggetti (produttori e fornitori di materiali e/o componenti edilizi). Ovviamente sono stati eseguiti dei preventivi controlli normativi e di Protocollo legalità sui requisiti d’idoneità (tutti conformi) dei soggetti in lista fornitori depositata dall’Impresa appaltatrice e in rapporto esclusivo con la medesima.

Il sistema dei controlli qualità sulle caratteristiche prestazionali di materiali e componenti di forniture e lavorazioni in edilizia, è quindi espressione di disposizioni normative rigorose, cautelative ed a più livelli e “non è il frutto di pura casualità”. Nello specifico di questo edificio (di cui sono state eseguite le sole fondazioni), tutto il calcestruzzo (che a maturazione avvenuta, deve presentare una resistenza a compressione comunque superiore a 200 kg/cm2, limite normativo vigente per il “calcestruzzo strutturale”) è entrato in cantiere (dall’impianto fornitore dell’Impresa appaltatrice) ed utilizzato nei getti (eseguiti dall’Impresa appaltatrice), sotto l’attenta e costante vigilanza della D.L. e del tecnico di fiducia dell’impresa. I prelievi e relativi “controlli di accettazione” delle miscele di calcestruzzo fresco gettato in opera, sono stati eseguiti conformemente alla normativa vigente (§ 11 NTC 08). Per ogni giornata di getto è stato eseguito almeno un prelievo (corrispondente al confezionamento di due provini cubici + almeno altri due di scorta), la D.L. ha provveduto a redigere apposito Verbale ed identificazione mediante etichettatura indelebile, inoltrando tempestivamente le richieste di prova (schiacciamento) al Laboratorio Ufficiale, indicato dall’Impresa esecutrice della struttura, fino alla prescritta maturazione di legge a 28 gg.

Spesso si rappresenta (e percepisce) come evento straordinario il “difforme” esito delle prove di laboratorio eseguite su provini di materiali e/o lavorazioni, rispetto alle prescrizioni di capitolato, contratto o normativa. In realtà non è inusuale o infrequente che l’esito possa risultare condizionato da molteplici fattori e variabili, non necessariamente volontari o fraudolenti. Ovviamente, quando i risultati non collimano la norma prescrive le procedure da adottare (in tempi successivi: ripetizione prove su provini di riserva, su campioni prelevati in sito direttamente con carotaggi, altre verifiche strutturali, ecc.). Nel caso dell’edificio in costruzione, è stata registrata una sensibile “difformità” della resistenza caratteristica a 28 giorni (confermata anche a 45gg) del calcestruzzo prelevato da uno dei getti eseguiti che è risultata inferiore a quella prescritta in progetto, capitolato e contratto. Una criticità con immediato risvolto contabile (sebbene non un centesimo di euro, sia stato ancora liquidato all’Impresa per la lavorazione in questione), ma  i cui effetti negativi su altri importanti profili di carattere edilizio non sono automatici e, quindi, saranno oggetto di particolare verifica ed attentissima considerazione.

Quanto sopra è precisato per affidare alla cronaca la più completa e appropriata informazione istituzionale con l’obiettivo di far apprezzare l’efficacia del sistema dei controlli posti in essere nel caso d’interesse, da parte dei soggetti coinvolti e preposti alla gestione del processo realizzativo (Direzione Lavori, Responsabile Unico per il Procedimento, Ente Committente, Laboratorio prove, Impresa Appaltatrice, ecc.), ognuno per proprio ruolo, competenza e responsabilità. Attuando alla lettera ed in tutte le fasi le procedure di prelievo, composizione, custodia, ecc. dei prelievi di calcestruzzo fornito, si è operato a dovere, seguendo scrupolosamente la normativa vigente. Senza attendere – come spesso accade – la conclusione dell’opera o l’intervento censorio di altre Istituzioni, con altrettanta perizia si raccoglierà il segnale di attenzione del risultato delle prove eseguite. Attuati i necessari approfondimenti tecnici (anche con altri mezzi d’indagine), e le conseguenti azioni di verifica, si individueranno le soluzioni conformi alla normativa comprese nel range consolidamento/adeguamento fino alla demolizione e ricostruzione di eventuali opere (o parti) non conformi ai limiti imposti dai controlli di accettazione. Resta evidente che le lavorazioni non potranno mai permanere finché non risulteranno definitivamente rese conformi dal costruttore (ex art. 4, L.1086/71 oggi art.65, D.P.R. n.380/01).

Si reputa opportuno sottolineare che il consigliere comunale che ha chiesto gli atti di cui si tratta, non per poter esercitare il suo mandato, ma al solo scopo di renderli di dominio pubblico , consegnandoli aalla stampa, pensando di mettere in difficoltà l’Amministrazione , non si è reso conto che in questa vicenda ‘Amministrazione comunale ha le carte in regola  e può vantare di effettuare sull’esecuzione dell’opera i controlli in modo puntuale e scrupoloso sin dalle fondazioni, come è stato evidenziato con le sopra esposte informazioni.

Infine, si vuole tranquillizzare la comunità che proseguirà, senza risparmio, l’impegno e la determinazione di tutti per portare l’opera alla sua completa realizzazione – come già dimostrato nell’incredibile sequenza d’intralci e circostanze sfavorevoli che si sono frapposte oltre ogni ragionevole immaginazione nel corso di questo procedimento-, confidando sul ribadito sostegno, vicinanza e condivisione di tutte le altre Autorità e Istituzioni che partecipano attivamente e costantemente per il raggiungimento di questo obiettivo.    

Monasterace, 26.03.2017…………                                            Il Sindaco Avv. Cesare Deleo

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