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Al Signor Prefetto

di Reggio Calabria

e.p.c.   ai cittadini di Monasterace

 

Il sottoscritto consigliere comunale Palmiro Spanò con la presente vuole segnalare e portare a conoscenza  di quanti in indirizzo di una grave irregolarità verificatasi nel corso del consiglio comunale del 24 maggio u.s. e relativo al quarto punto dell’o.d.g. avente per oggetto “Rendiconto della gestione per l’esercizio 2016 ai sensi dell’art. 227 del D.Lgs n.267/2000-esame ed approvazione”.

Il Consiglio Comunale, riunito in sessione ordinaria è stato convocato a seguito della diffida Prefettizia  in cui si intimava il termine di venti giorni per l’approvazione  del “ Rendiconto di gestione per l’esercizio 2016 “ pena, l’avvio della procedura di scioglimento del Consiglio Comunale.

Come da regolamento, in pari termini dovevano essere messi a disposizione dei  consiglieri comunali, tutti  i dati  e la documentazione relativa all’ordine del giorno.

Ebbene, al momento della richiesta di visione degli atti, il sottoscritto, così come i consiglieri di minoranza, constatavano che tra i documenti depositati  mancava un atto di rilevante importanza, ossia la “Relazione dell’organo di revisione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e quella sullo schema di rendiconto anno 2016” .

Si è accertato in seguito,  che la summenzionata relazione era stata depositata agli atti in data 23 maggio 2017, ossia, solamente un giorno prima della seduta consigliare – convocata per il 24 maggio 2017 -, e di conseguenza, abbondantemente al di fuori dei termini perentori previsti dalla normativa.

Tutto ciò è veniva messo  a verbale durante la relativa seduta di consiglio.

Si vuole mettere in evidenza che il sottoscritto è riuscito, dopo reiterate insistenze, ad avere copia del documento sopracitato  soltanto alle ore 13,45 del 23 maggio, a seguito del cortese interessamento dell’impiegata addetta, alla quale  non risultava nemmeno l’esistenza dell’atto tra quelli  depositati.

Solamente dopo che il sottoscritto procedeva a diffidare verbalmente il Presidente del Consiglio comunale, presente nell’ufficio insieme ad altro assessore, è stato possibile visionare il testo originale dell’atto di cui  in seguito mi veniva  estratta  fotocopia.

Contemporaneamente il sottoscritto rilevava allo stesso Presidente del Consiglio Comunale l’anomalia e i fuori termini del deposito  del documento.

Metteva in evidenza altresì, che la data del protocollo presente sul frontespizio della relazione dell’organo di revisione  n.0004456 risultava essere quella del 23.5.2017 ore 09.00,39.

L’osservazione fatta in merito non  produceva  alcuna spiegazione.

La cosa  incredibile, preoccupante per molti versi, è come la maggioranza consiliare abbia potuto formulate le deduzioni in merito senza essere a conoscenza di quanto  riportato nella relazione dell’organo di revisione.

 Peraltro, come emerso in sede di discussione nel corso della seduta consiliare,  il grave errore tecnico di valutazione finanziaria fatto nel 2015 era stata la mancata ricognizione esatta dei residui attivi che ha prodotto di conseguenza  per l’anno 2016 un disavanzo di  € 905.878, 96 .

– Disavanzo, che dovrà essere ripianato con un nuovo indebitamento in quote costanti annuali di euro 26.838,23 per un periodo di trenta anni a decorrere dal 2015 –

 

Che il risultato dell’anno 2016 non è affatto migliorativo rispetto al riaccertamento straordinario” del 2015 come peraltro dichiarato giusta deliberazione di Giunta Comunale n.28 del 26.4.2017 che porta nel rendiconto 2016 un ulteriore disavanzo accertato di 154 mila 408,55 da pagare entro la fine della legislatura, e scaturito dall’incapienza del risultato di amministrazione a coprire tutti i costi e gli accantonamenti così come prescritto dalla legge e dai principi contabili in vigore. Non certo brillante l’amministrazione comunale in capacità di governo,dunque di programmazione! Quindi si somma al precedente costo relativo al 2015 di oltre 905 mila euro un altro relativo al 2016 di oltre 154mila euro da pagare entro la fine della legislatura. Pagheranno i cittadini!

Gestione quindi non certo brillante da parte dell’amministrazione comunale in carica,caratterizzata da gravi errori e deficienze!!

Il sottoscritto,inoltre, vuole mettere in evidenza e sottolineare quanto sopra, per segnalare che già in passato non sono stati messi a disposizione ( non depositati per tempo )  atti importanti ai fini della corretta azione amministrativa dei consiglieri comunali .

 Il sindaco ed il presidente del consiglio comunale anche in un’altra occasione puntualmente dichiaravano che gli atti erano stati depositati per tempo, benché il sottoscritto il giorno prima della seduta consiliare segnalasse il mancato deposito con lettera protocollata.

 Durante la seduta per l’approvazione del “ Rendiconto di gestione per l’esercizio 2016 “ il sindaco è costretto ad ammettere l’anomalia, ma,  con fare arrogante durante una accesa discussione con il capogruppo della minoranza, sbotta testualmente “si l’abbiamo depositata solo ieri l’ammetto e se volete… fate pure ricorso al Tar” .

Ciò denota la supponenza di colui che crede di poter  fare quello che vuole, con un contegno poco decoroso per le istituzioni e irrispettoso verso il consiglio, cosciente che l’eventuale ricorso al Tar avrebbe un costo che nessuno consigliere si può permettere.

A parere del sottoscritto il rispetto della legge dovrebbe essere cosa scontata, e,  il rispetto del diritto non  sia solo prerogativa di chi possiede disponibilità finanziarie che gli permettano di affrontare spese  per ricorsi legali.

Questo, per sottolineare se ce ne fosse bisogno, la volontà da parte di taluni amministratori, del disprezzo delle leggi e dell’annullamento dei diritti previsti a favore dei consiglieri comunali dell’esercizio doveroso del loro potere di controllo sugli atti e sulla attività amministrativa dell’Ente Comunale.

Quanto sopra riportato è stato messo a verbale dal segretario comunale durante la seduta del C.C. del 24 u.s. , il quale ha recepito le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza, nonché del sottoscritto, i quali hanno sottolineato la non validità e/o l’illegittimità dell’approvazione del punto 4 dell’o.d.g sopra richiamato per i motivi su esposti.

 

P.Q.S

 

Voglia il Signor Prefetto di Reggio Calabria,esercitare i poteri di controllo e di verifica sulla regolarità della seduta di consiglio comunale del 24 maggio u.s. nello specifico del punto 4 all’ordine del giorno sopra richiamato e relativo al “Rendiconto di gestione esercizio 2016” e, se lo ritiene, segnalare le eventuali anomalie esercitando eventualmente i necessari provvedimenti previsti dalla legge in materia.

In qualità di Consigliere Comunale rimango in attesa fiduciosa di sue determinazioni per il ripristino di una normale e serena vita democratica, calpestata molto spesso, da parte del primo cittadino, da atteggiamenti arroganti e poco  conformi al rispetto della legge e delle prerogative dei consiglieri.

Atteggiamenti che rischiano di mettere una seria ipoteca su “liberta e diritti” e sulla immagine sostanziale di tenuta democratica delle istituzioni secondo il motto  “chi la pensa diversamente da me  è un “nemico da distruggere”.

Infine,  mi corre l’obbligo di evidenziare, sia al Signor prefetto, che alla comunità locale,  che i rappresentanti dei cittadini  hanno l’obbligo politico e morale di informare la  popolazione, secondo il principio di, democrazia e trasparenza, circa l’operato dell’attività politica amministrativa.

Monasterace 29.maggio 2017

                                                                                        Il Consigliare Comunale ex capogruppo di maggioranza

                                                                                        del Comune di Monasterace

                                                                                                                (Antonio Palmiro Spanò)

 

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