Mar. Lug 16th, 2024

La lista di Lucano non ha superato la soglia di sbarramento del 4%. Si è fermata al 2,39%. Lucano, solo giovedì scorso, a tre giorni dal voto, è stato condannato dal Tribunale di Locri a 13 anni e due mesi per presunte irregolarità nella gestione dei migranti del “modello Riace”. Una pena che ha quasi raggiunto il doppio di quella richiesta dalla pubblica accusa. Lucano, anche se eletto, sarebbe stato quindi comunque sospeso per effetto della legge Severino. Le accuse: associazione a delinquere responsabile di abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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E infatti Lucano era stato anche incluso nella lista degli impresentabili formulata dalla Commissione Parlamentare Antimafia, almeno secondo il Codice di autoregolamentazione dei partiti e la Legge Severino. Mi piacerebbe che la stessa attenzione e la stessa inflessibilità mostrata con Lucano venisse manifestata da altri Tribunali e Procure nei confronti di altri soggetti, che magari sono stati oggetto di esposti senza che però vi sia stato alcun provvedimento da parte delle Procure”, aveva commentato il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, del Movimento 5 Stelle.

“Dietro la mia condanna ci sono ombre poco chiare. Un magistrato molto importante, un politico di razza, hanno dall’inizio cercato di offuscare la mia immagine, il mio impegno verso gli immigrati, i più deboli – aveva detto l’ex sindaco in un’intervista a Il Corriere della Sera dopo il verdetto del Tribunale – Mi aspettavo un’assoluzione piena. Io non mi sono mai lasciato intimidire da nessuno. Per ora hanno vinto loro, ma siamo solo al primo grado. Ci sarà l’appello”.

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