Danni materiali ma nessun ferito, sfollati trasferiti in tendopoli.
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L’ennesimo, prevedibile, incendio nella baraccopoli di San Ferdinando. Prevedibile, perché il freddo pungente di questi giorni non lascia scampo ai quasi 1700 migranti residenti nella tendopoli di fortuna posteggiati in condizioni disumane per la campagna di raccolta delle arance. L’unico modo per scaldarsi è quello di creare dei fuochi in bracieri di fortuna e delle scintille, con molta probabilità, nella notte di San Silvestro, hanno causato il rogo. Le fiamme hanno distrutto le strutture fatiscenti della baracche e 42 extracomunitari sono rimasti senza un tetto. Sono in corso accertamenti per stabilirne le cause ma il gelo di questi giorni non lascia alibi. Nell’ultimo incendio scoppiato all’interno della baraccopoli di San Ferdinando lo scorso 2 dicembre aveva perso la vita un giovane migrante gambiano di 18 anni, Surawa Jaith. Per fortuna, questa volta, non si registrano né feriti, né morti.
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