Gio. Ago 8th, 2024

Accoglienza e rimpatri. Il Cdm vara nuove norme. Al testo, del decreto approvato ieri e costituito da 23 articoli, hanno lavorato sinergicamente i ministeri dell’Interno e della Giustizia.
Il decreto approvato dal governo vuole di fatto “trasformare” quelle dei migranti “da fenomeno irregolare gestito da organizzazioni criminali in un fenomeno regolare dove si arriva in un modo sicuro e in misura controllata nel nostro Paese”. Secondo il presidente del Consiglio “l’obiettivo strategico non è chiudere le nostre porte ma trasformare sempre più i flussi migratori da fenomeno irregolare a fenomeno regolare, in cui non si mette a rischio la vita ma si arriva in modo sicuro nei nostri Paesi e in misura controllata”. E’ stato il ministro dell’Interno, Marco Minniti, ad entrare nel dettaglio dei provvedimenti: “Su immigrazione e sicurezza urbana abbiamo deciso di intervenire con due decreti legge. Uno per quel che riguarda il tema dell’immigrazione e uno sulla sicurezza urbana, questioni che hanno una grandissima rilevanza sulla vita pubblica del nostro Paese”. Si mira innanzitutto a tempi più rapidi. “Per ridurre i tempi di concessione dell’asilo verrà soppresso un grado di giudizio” nell’iter dei ricorsi, ha confermato Minniti. Con il decreto approvato, ha aggiunto il titolare del Viminale, andiamo verso “un nuovo modello di accoglienza: l’Italia ha fatto grande sforzo, siamo orgogliosi, ora il Paese va più orientato verso un’accoglienza diffusa, perciò abbiamo fatto un patto con l’Anci e si lavora per avere in tempi ragionevoli una progressiva diminuzione dei grandi centri d’accoglienza”. Il ministro ha ribadito che saranno creati, al posti dei vecchi Cie, nuovi Centri permanenti per il rimpatrio, uno per regione, per complessivi 1.600 posti. Il decreto prevede, poi, “la possibilità dei Comuni di procedere per l’utilizzazione volontaria e gratuita per lavori di pubblica utilità” dei migranti. “per colmare il vuoto dell’attesa. Il testo prevede poi “250 specialisti per velocizzare al massimo i tempi di decisione” sul diritto di asilo.
“In Italia il modello sicurezza funziona, non c’è emergenza ma bisogna stabilire che se il centro è modello nazionale si può pensare ad un modello che guardi meglio il territorio da Bolzano a da Agrigento” ha concluso Marco Minniti.
Intanto a Riace giungeranno domani le prime famiglie arrivate in Italia grazie ai corridoi umanitari. Riace, di fatto, farà da apripista per la Calabria. Si tratta di tre famiglie siriane.

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ALESSANDRA BEVILACQUA

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