Gio. Ago 15th, 2024

Una folla “al di sopra delle previsioni” di fedeli devoti di Nostra Signora dello Scoglio, è affluita nel Santuario a Lei dedicato, invadendo pacificamente la valle di Santa Domenica di Placanica, l’undici febbraio, per partecipare alle solenni celebrazioni della “Giornata Mondiale del Malato”, istituita dal santo Papa Giovanni Paolo II°. Nessuna difficoltà ha frenato la straordinaria devozione alla Vergine Santissima, nel luogo da Lei stessa benedetto, apparendo, per la prima volta l’undici maggio 1968, a Fratel Cosimo, su uno “Scoglio” divenuto un faro di luce per l’intera Umanità. Il santuario mariano fondato da Fratel Cosimo è, infatti, meta di un milione di pellegrini all’anno. Gli incontri di preghiera con i sacerdoti e il mistico locrideo  si svolgono dalle ore 14:00  il mercoledì, sabato e domenica. In questa giornata la Santa Messa viene celebrata anche al mattino alle undici. “ Con i miei confratelli prelati” – ha espresso padre Raffaele Vaccaro, Rettore del Santuario – “confessiamo centinaia di migliaia di persone all’anno, in questo santo luogo che è divenuto la Lourdes d’Italia”.

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Alcuni pellegrini a fine preghiera mentre si recavano allo Scoglio per salutare la Madonna

L’undici febbraio è stato il Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace, monsignor Francesco Oliva, a presiedere tutte le sacre funzioni, così come è stato presente anche la vigilia, ossia il dieci febbraio, per officiare la Santa Messa nella preziosa e splendida cripta, fatta realizzare da Fratel Cosimo sotto lo Scoglio delle Apparizioni. L’intenso programma liturgico della giornata mondiale del malato ha registrato diverse sacre funzioni che sono culminate, a partire dalle ore 14,30 con: l’evangelizzazione di Fratel Cosimo; la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Successore degli Apostoli; la processione con il Santissimo Sacramento; la preghiera di intercessione di Fratel Cosimo e la benedizione eucaristica, impartita dal Vescovo. Numerosi i sacerdoti presenti che, prima, hanno confessato migliaia di persone e, poi, hanno concelebrato con monsignor Oliva. Fra di essi anche padre Rocco Spagnolo, superiore della comunità dei padri missionari dell’evangelizzazione, fondata dal compianto padre Idà, per il quale è in corso la causa di beatificazione. “La data dell’undici febbraio 2017 verrà ricordata,” – ha dichiarato il dottore Giuseppe Cavallo, coordinatore generale della Comunità Madonna dello Scoglio e del servizio d’ordine del Santuario Mariano – “oltre che per la straordinaria esperienza spirituale che migliaia di persone, provenienti da varie regioni e dall’estero, hanno vissuto, anche” – ha proseguito – “per il loro encomiabile spirito di sacrificio e per la loro perfetta compostezza, mantenuta, per l’intera durata delle celebrazioni, nel piazzale antistante lo Scoglio benedetto, dove si sono svolte le sacre funzioni.” Se la due giorni di intensa preghiera si è svolta in modo ottimale, come ha espresso il pastore diocesano,  elogiandone l’impegno, ciò è stato favorito dal grande e gratuito lavoro dei volontari della comunità mariana, presieduta da Cosimo Franco e coordinati dal dottore Giuseppe Cavallo. Persone di fede che  prestano servizio nel santuario mariano fondato da Fratel Cosimo da oltre trent’anni. E, accanto a loro,  eccellente il lavoro dei vigili urbani di Placanica e Stignano, dei volontari della Protezione Civile, del gruppo di Croce Rossa, presieduto da Concettà Gioffrè, dei diversi esponenti delle Forze dell’Ordine ma, soprattutto, dai sindaci di Placanica, Condemi, e Caulonia, Riccio, che hanno consentito l’apertura delle varie arterie stradali, precarie e non,  per consentire, il più possibile, l’afflusso e deflusso dei pellegrini. Interventi resi possibili, da una parte, dall’oculato e tecnicamente ottimo monitoraggio effettuato dal dirigente dell’area tecnica del Comune di Caulonia, l’architetto Ilario Naso; dall’altra,  dalla elevatissima professionalità, sensibilità e buonsenso, più unico che raro, del nuovo dirigente del Commissariato della Polizia di Stato di Siderno, il dottor Giuseppe Anzalone, delegato dal Questore di Reggio Calabria. Un dirigente di Polizia, il dottore Anzalone,  che ha saputo gestire, in modo ottimale, l’emotività generale, mitigando paure e falsi allarmi, soprattutto sulle condizioni della strada (tra l’altro accuratamente messe in sicurezza dai tecnici della Città Metropolitana, dagli operai del Consorzio di Bonifica di Caulonia e dagli operai del Comune di Caulonia), evitandone la chiusura e riducendo, il più possibile, disagi ai pellegrini e altri disastri. Il dottor Anzalone, d’intesa con il dottore Cavallo, con il coraggioso sindaco Riccio e con il bravissimo architetto Naso, ha quindi, puntato a favorire, attraverso una razionale pianificazione dell’ordine e della sicurezza pubblica,  l’accoglienza dignitosa di bambini, malati gravi, diversamente abili, anziani. Un vero Uomo dello Stato, quindi, al servizio dei cittadini, che ha saputo assumersi responsabilità precise, senza lavarsi le mani come Ponzio Pilato, e i cui risultati, altamente positivi, legati al buon andamento delle giornate di preghiera, ne hanno dimostrato il grande valore professionale e umano. La “Giornata mondiale del Malato” è stata, quindi, come previsto e profetizzato da Fratel Cosimo, splendida, tranquilla, serena, non caratterizzata da precipitazioni temporalesche ed è stata vissuta in assoluta sicurezza. Una sicurezza garantita, anche, dai Vigili del Fuoco, molto professionali e razionali, che hanno supportato, come angeli, il deflusso agevole e tranquillo dei pellegrini, assieme alle Forze dell’Ordine e ai volontari.

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