Mar. Lug 30th, 2024

La squadra di Caulonia, che ha partecipato ai giochi della trasmissione “Mezzogiorno in famiglia”, dopo quattro vittorie di fila, alla quinta puntata è stata battuta da quella di Acerenza, in provincia di Potenza. Nonostante i calabresi fossero partiti con un punto di vantaggio, sono stati scalzati dagli avversari: una sconfitta comunque molto onorevole, dal momento che, con i 42 conseguiti, Caulonia risulta al primo posto nella lista dei finalisti, quindi parteciperanno alla fase finale per aggiudicarsi lo scuolabus in palio.

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La brava conduttrice Claudia Andreatti, Miss Italia 2006, che per cinque settimane ha fatto la pendolare dalla Svizzera, aveva comunque creduto nella possibilità di un’ulteriore vittoria: “Vedo che lo spirito combattivo dei concorrenti rimane, nonostante le settimane passino e questo mi fa molto piacere, perché dimostra la grande forza dei calabresi che non si tirano mai indietro”. E a proposito del periodo trascorso in Calabria: “E’ la quinta settimana che arriviamo qua, l’accoglienza è sempre più calorosa, ma lo è stata già alla prima puntata, nonostante nessuno ci conoscesse. Arrivare in un posto in cui si viene accolti in modo così affettuoso migliora anche il modo di lavorare. Io lavoro tutti i fine settimana: un weekend, si sa, lo si vorrebbe trascorre con la propria. Purtroppo non è possibile e allora essere circondata da persone come Luana Franco e i suoi collaboratori è un grande piacere”-

Nella puntata di ieri è andata in onda la rievocazione storica di Caulonia ad opera del giornalista Francesco Sorgiovanni, direttore artistico della “Associazione storica Antiche Torri e la Falconeria Artigli del Re”. Il periodo scelto è stato il medioevo, uno dei periodo più floridi del paese (che all’epoca, intorno al 1260, si chiamava Castelvetere, nome conservato fino al 1863), allora nel possesso del nobile vassallo Galvano Lancia per investitura di Manfredi di Svevia. Manfredi era nato da una relazione extraconiugale di Federico II con Bianca Lancia, sorella di Galvano, che era suo zio (ed è curioso osservare che all’incoronazione di Manfredi a Palermo del 1258 vi era, tra gli altri, il Vescovo Anselmo di Acerenza, paese del team avversario).

La rievocazione in costume ha riguardato il momento del cosiddetto “omaggio”, quando il vassallo d’inginocchia e “si sottomette” al rappresentate del Regno; segue l’investitura vera e propria e la “gotata”, uno schiaffo. La consegna di uno scrigno contenente della terra simboleggia il governo sul territorio affidato.

Caulonia è grata a coloro che hanno, a vario titolo, avuto un ruolo per la buona riuscita delle cinque puntate, conducendo un bellissimo gioco di squadra sia dagli studi Rai di Roma e sia dalla Piazza e ai tanti che hanno dato il loro contributo e sostegno.

ARMANDO SCUTERI (Gazzetta del Sud)

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