Dom. Ago 11th, 2024

È stata già dimessa ed è in buon condizione la donna di 69 anni sottoposta a un delicato intervento eseguito al Policlinico Universitario di Messina, dove le è stato asportato un tumore addominale di 11 chili. L’intervento è stato effettuato da un’équipe guidata dal calabrese Antonio Macrì, originario di Locri, responsabile del Programma interdipartimentale per la cura dei tumori peritoneali e dei sarcomi dei tessuti molli dell’ospedale universitario della città siciliana.
«Si tratta – spiega Macrì – di un caso estremamente raro, anche se non il primo da noi operato, sia per la sua natura istologica (sarcoma retroperitoneale gigante), ma, soprattutto, per le dimensioni che la neoplasia aveva raggiunto e per la diffusione in alcune regioni anatomiche difficilmente raggiungibili, con coinvolgimento di grossi vasi, rene, intestino, peritoneo, muscoli, ossa e strutture nervose. Il tumore occupava infatti tutto l’addome, dislocando l’intero intestino in una piccolissima porzione della cavità peritoneale».
Il peso, le dimensioni, l’importante e anomala vascolarizzazione, nonché gli strettissimi rapporti che il tumore contraeva con alcuni organi vitali, hanno reso il trattamento chirurgico particolarmente delicato. L’intervento, durato circa sei ore, ha richiesto l’esecuzione di resezioni multiviscerali e ha consentito la rimozione completa del tumore. Il decorso post-operatorio non ha avuto complicanze e la donna è stata dimessa dopo due settimane.
«Sembra incredibile che, nell’era della prevenzione – sottolinea Macrì – ci si trovi ancora a trattare tumori di queste dimensioni, ma la sede di origine e le modalità di diffusione fanno sì che tali tumori diano segno di sé solo in fasi avanzate. Dobbiamo trovare strategie più efficaci – continua il chirurgo – per promuovere l’educazione sanitaria e coinvolgere sempre più persone nei programmi di screening, in modo da ridurre il numero di tumori in stadio avanzato e, comunque, in questi casi, è fondamentale affidarsi a Centri dedicati al trattamento di tali patologie».
Il Programma interdipartimentale per la cura dei tumori peritoneali e dei sarcomi dei tessuti molli, nato il primo aprile 2018 grazie alla sinergia tra l’Università di Messina e l’Azienda ospedaliera universitaria della stessa città, è rivolto al trattamento, con tecniche all’avanguardia (chemioipertermia peritoneale, perfusione isolata d’arto), sia di tumori rari (sarcomi, mesotelioma peritoneale, pseudomixoma peritonei), che di neoplasie di più frequente riscontro (carcinosi peritoneale di origine ovarica, gastrica, colica)

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fonte: www.corrieredellacalabria.it

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