Respinto il ricorso contro la graduatoria nazionale. I giudici riconoscono la correttezza del sistema di equalizzazione dei punteggi.
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Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da un candidato escluso dall’immatricolazione ai corsi di laurea in Medicina a numero chiuso, confermando la validità della “graduatoria unica nazionale”. Il ricorso, curato dagli avvocati Francesco Cataldo, Diego Vaiano, Simona Fell e Francesco Leone, metteva in dubbio il sistema di valutazione del test TOLC-MED, basato su 50 domande in 90 minuti e svolto in due sessioni (primavera ed estate), con un punteggio equalizzato in base alla difficoltà dei quesiti.
La sentenza del Consiglio di Stato, firmata dai giudici Lipari, Franconiero, Nocelli, Zeuli e De Berardinis, ha sottolineato come la “modalità di svolgimento della prova” risponda all’interesse pubblico di selezionare con rigore i candidati per i posti disponibili. Il sistema di “equalizzazione” dei punteggi è stato ritenuto coerente, in quanto calcola matematicamente la diversa difficoltà dei quesiti tra le sessioni, rendendo la valutazione omogenea e imparziale.
Soddisfazione è stata espressa dal direttore del CISIA, Giuseppe Forte, che ha difeso il sistema di equalizzazione e la coerenza del TOLC-MED rispetto ai principi del diritto e dell’interesse pubblico. “Non si tratta di una vittoria personale”, ha dichiarato Forte, “ma di un riconoscimento del valore scientifico del nostro lavoro, che ha garantito una selezione equa e rigorosa”. Forte ha concluso affermando che, nonostante la campagna mediatica contro il test, la correttezza del sistema è stata confermata dalle più alte autorità giuridiche.