Mar. Lug 16th, 2024

Luigi Amoruso si è scagliato contro Nuccia Calindro, che aveva appena concluso il suo turno nel reparto di medicina generale. L’aggressore è stato bloccato da un venditore ambulante e arrestato dalle forze dell’ordine. La donna è finita in sala operatoria ma è fuori pericolo

Continua dopo la pubblicità...


futura
JonicaClima
amacalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

È finita in sala operatoria la dottoressa Nuccia Calindro aggredita, intorno alle 15 di oggi, davanti all’ospedale di Crotone. La professionista aveva concluso il suo turno di lavoro al reparto di medicina generale del “San Giovanni di Dio” ed era diretta alla sua auto quando, in uno dei parcheggi fuori dal nosocomio, un uomo incappucciato l’ha bloccata e colpita ripetutamente con un cacciavite alla testa e in altre parti del corpo. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno arrestato l’aggressore. Si tratta di un crotonese disoccupato di 50 anni, Luigi Amoruso, che, stando alle prime ricostruzioni, pare accusasse la dottoressa per la morte di una congiunta. Amoruso dovrà ora rispondere del reato di tentato omicidio. La professionista è stata portata al Pronto soccorso dove i suoi colleghi l’hanno subito trasferita in chirurgia per sottoporla a un intervento.
A salvare la professionista dalla furia dell’aggressore un venditore ambulante di nazionalità marocchina, Mustapha El Aoudi, che ha la sua bancarella proprio davanti all’entrata del nosocomio della città pitagorica. Secondo quanto è stato possibile apprendere il commerciante è intervenuto e ha bloccato l’aggressore. I sanitari del 118 sono entrati subito in azione. Il medico ad un primo esame presentava una ferita all’emiciclo sinistro della testa e due profonde ferite alla gola, ma al momento sarebbe fuori pericolo.
Tre mesi fa un altro medico in servizio all’ospedale di Crotone è stato aggredito da un intero nucleo familiare che gli rimproverava di non aver fatto abbastanza per salvare la vita di un loro congiunto.
Il segretario generale della Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Mingrone e il segretario della Fp Cisl Luigi Tallarico, in una nota, esprimono solidarietà alla professionista: «Non è possibile che sul personale sanitario vengano scaricate inefficienze e carenze fino al punto di arrivare a fatti così incresciosi come quello verificatesi a Crotone. La sanità calabrese vive, da ormai troppo tempo, difficoltà molto serie. In più occasioni abbiamo sollecitato un’azione più incisiva da parte degli organi politici affinché vengano sanate le situazioni di disagio che si registrano in molte strutture della nostra terra e, in generale, nel sistema sanitario. Troppo spesso serpeggia nei cittadini il sentore che sia venuto meno il valore universale del sistema sanitario contaminato dall’economia e dalla politica. Occorre, quindi, intervenire a tutti i livelli. Occorre dare risposte ai cittadini e mettere gli operatori del settore di lavorare in un contesto di serenità e tranquillità. E soprattutto sicurezza».

L’ambulante eroe che ha salvato la dottoressa: «La voleva ammazzare»

Il racconto di Mustapha El Aoudi, 40enne marocchino intervenuto per bloccare l’uomo che ha aggredito un medico con un cacciavite davanti all’ospedale di Crotone. Prognosi di trenta giorni per la professionista. Che ringrazia i suoi salvatori

Ho sentito gridare la dottoressa e allora mi sono avvicinato. Ho visto che la colpiva con un cacciavite allo stomaco, la voleva ammazzare. Mi sono avvicinato e l’ho buttato giù, poi è scappato e l’ho inseguito fino al bidone della spazzatura, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto. A quel punto l’ho tenuto fermo fino a quando non è arrivata la polizia». Così Mustapha El Aoudi racconta come ha salvato la vita a Maria Carmela Calindro, la dottoressa aggredita davanti all’ospedale di Crotone da un 50enne del luogo 

El Aoudi, venditore ambulante, è nato in Marocco quarant’anni fa ma da oltre un ventennio vive nel Crotonese con la moglie e i tre figli che sono nati tutti a Crotone. «Mi sono avvicinato e l’ho buttato a terra – racconta El Aoudi – poi è scappato e gli sono andato appresso, gli ho fatto lo sgambetto ed è caduto, allora l’ho tenuto finché è arrivata la Polizia».
La dottoressa – che ha subito ferite al collo, alla testa e all’addome ed è stata ricoverata con una prognosi di trenta giorni – è stata sentita dal sostituto procuratore di Crotone Alfredo Manca, che conduce l’inchiesta, affiancato dal dirigente della Digos della Questura, Francesco Meduri.

«RINGRAZIO MUSTAPHA E LA POLIZIA» La dottoressa Calindro ha scritto un messaggio su quanto è accaduto. «Ringrazio – ha scritto la dottoressa – la magistratura, la polizia e l’ambulante che è intervenuto in mio soccorso. La polizia è stata tempestiva e impeccabile». Il legale della professionista, Francesco Verri, ha detto che «si è trattato di un gesto di una gravità inaudita che ha colpito una donna, una dottoressa e l’intera categoria dei medici. L’aggressione è stata portata in modo brutale e a freddo con l’intento di uccidere. La dottoressa Calindro è stata salvata da un cittadino extracomunitario: senza il suo coraggioso intervento, adesso, staremmo raccontando un’altra storia».

Print Friendly, PDF & Email