Questa mattina, presso i locali del Centro Antiviolenza “Le Gelsominaie”, costruito su un bene confiscato assegnato al comune con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, si è verificato un episodio grave. I tecnici di un’azienda incaricata dell’installazione di telecamere di sicurezza sono stati minacciati da un soggetto non identificato durante i lavori di istallazione e costretti ad andare via.
Continua....
Il sindaco Geppo Femia ha reagito prontamente, sporgendo denuncia insieme ai titolari dell’impresa coinvolta. Sull’episodio è stata avvisata immediatamente la Prefettura di Reggio Calabria, che secondo fonti non confermate, avrebbe indetto un comitato per l’ordine e la sicurezza urgente.
Il sindaco Femia, in passato, aveva già sollevato preoccupazioni sulla gestione dei beni confiscati a Marina di Gioiosa, denunciando atti ostruzionistici finalizzati a ritardare i procedimenti di affidamento e gestione di tali beni. Il Centro Antiviolenza, frutto della volontà dell’amministrazione comunale, si trova ora al centro di tensioni che mettono in discussione la sicurezza della struttura e dei suoi operatori.
Nella foto in copertina viene ritratto un murales realizzato da ignoti all’interno della struttura dopo la confisca definitiva che porta testualmente la scritta “i sacrifici di una vita non si usurpano così “.
L’amministrazione comunale ha scritto un manifesto murario di pubblica denuncia su quanto accaduto che riportiamo testualmente:
NO! NO! NO!
¡No pasarán! La delinquenza malavitosa non passerà. Il centro antiviolenza “Le Gelsominaie” sarà realizzato. Il piano messo in atto per impedire all’Amministrazione, che ho l’onore di presiedere, per impedire che i beni confiscati alla mafia vengano utilizzati per scopi e fini sociali non sarà portato a compimento, anche se ci stanno provando in ogni modo.
Marina di Gioiosa Ionica, 16 gennaio 2024
Il Sindaco Avv. Giuseppe Femia e l’Amministrazione Comunale
La vicenda evidenzia la necessità di affrontare seriamente le questioni legate alla gestione dei beni confiscati e sottolinea l’importanza di garantire la sicurezza di progetti socialmente utili come il Centro Antiviolenza “Le Gelsominaie”.