Le indagini nei confronti dei presunti appartenenti alle famiglie di ‘ndrangheta sono state coordinate dal Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia e condotte dagli uomini della Squadra mobile di Bologna incollaborazione con quelle di Parma, Reggio Emilia e Piacenza.
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Gli arrestati sono accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso, estorsione, tentata estorsione, trasferimento fraudolento di valori, intermediazione illecita e sfruttamentodel lavoro, danneggiamento e truffa aggravata.
Per eseguire le misure cautelari, in diverse città dell’Emilia Romagna, sono impegnati oltre 300 agenti. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa in programma alle 10.30 in questura a Bologna alla presenza del procuratore Giuseppe Amato, del direttore della Direzione centrale anticrimine della Polizia Francesco Messina e del direttore dello Sco Fausto Lamparelli.