E’ tornato in aula il procedimento scaturito dall’operazione antindrangheta denominata ” Mandamento Jonico”. Ieri, la Procura Distrettuale antimafia di Reggio Calabria, in rito abbreviato, ha avanzato nei confronti di 41 imputati alla sbarra richieste di condanne per un ammontare complessivo ad oltre 500 anni di carcere. L’operazione da cui scaturisce il processo è stata condotta dai Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Reggio Calabria che nel luglio del 2017 eseguirono un Decreto di Fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 116 persone indagate a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco, turbativa d’asta, illecita concorrenza con violenza e minaccia, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, truffa e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e numerosi altri delitti collegati, tutti aggravati dalla finalità di agevolare l’organizzazione mafiosa denominata ‘ndrangheta. Oltre mille i Carabinieri del R.O.S., del Comando Provinciale di Reggio Calabria, degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Calabria, Sicilia e Sardegna e del Battaglione Calabria impegnati nella vasta operazione anticrimine con arresti, perquisizioni e sequestri in tutti i principali centri della Locride, ove sono stati fermati affiliati alle locali di ‘ndrangheta di Locri, Roghudi, Condofuri, San Lorenzo, Bova, Melito Porto Salvo, Palizzi, San Luca, Bovalino, Africo, Ferruzzano, Bianco, Ardore, Platì, Cirella di Platì, Careri, Natile di Careri, Portigliola, Sant’Ilario, tutte rientranti nel mandamento ionico. Arrestati anche alcuni affiliati alle locali di Reggio Calabria, cosca Ficara – Laetella e cosca Serraino e alla locale di Sinopoli del mandamento tirrenico.
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I provvedimenti scaturirono da un’indagine diretta dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria che ha consentito di iscrivere nel registro degli indagati ben 291 soggetti, ai quali sono complessivamente addebitati 140 capi d’imputazione. L’indagine interessò la quasi totalità delle organizzazioni criminali comprese nel “mandamento” Jonico, composto dalle “Locali” più strutturate e maggiormente legate alle tradizionali regole di ‘ndrangheta, tanto da essere considerate il “cuore” dell’organizzazione.Tale vasta documentazione, quindi, permise di far emergere uno spaccato approfondito e completo delle dinamiche associative delle più importanti articolazioni ‘ndranghetiste.
Furono, infatti, individuate le gerarchie e gli organigrammi di ogni “Locale” a partire dalla cosca Ficara – Latella, egemone nella zona Sud di Reggio Calabria, per proseguire lungo l’intera fascia Jonica (da cui il nome dell’operazione, “MANDAMENTO”) sia dei comuni rivieraschi che quelli montani, con un monitoraggio investigativo capillare e completo come mai avvenuto in precedenza.
Nel dettaglio le condanne avanzate ieri:
Pasquale Aligi 4 anni e 6 mesi
Pasquale Barbaro 16 anni
Pietro Casili 8 anni
Antonio Cataldo (1964) 8 anni
Antonio Cataldo (1956) 20 anni
Francesco Cataldo 20 anni
Giovanni Andrea Cuzzilla 14 anni
Mario D’Auria 4 anni e 6 mesi
Leonardo Della Villa 12 anni
Pasquale Dieni 12 anni
Andrea Floccari 12 anni
Renato Floccari 20 anni
Giorgi Attilio 20 anni
Alberto Latella 18 anni
Candeloro Lia 14 anni
Giuseppe Lia assoluzione
Giorgio Macrì 8 anni
Saverio Maisano 20 anni
Giuseppe Mammoliti 12 anni
Vincenzo Mastroianni 4 anni e 6 mesi
Maurizio Maviglia 6 anni
Domenico Antonio Moio 20 anni
Giuseppe Morabito (1978) 18 anni
Rocco Morabito (1947) 20 anni
Domenico Nucera 14 anni
Francesco Pangallo 18 anni 6 mesi
Vincenzo Pedullà 20 anni
Rocco Perre 20 anni
Francesco Raschellà 20 anni
Antonio Leonardo Romeo 14 anni
Stefano Romeo 14 anni
Antonino Romeo 4 anni
Giuseppe Romeo 20 anni
Lorenzo Domenico Stelitano 12 anni
Francesco Trimboli 4 anni
Leonardo Ursino 4 anni e 6 mesi
Salvatore Ursino 14 anni
Salvatore Vadalà 12 anni
Bruno Zucco 20 anni
Domenico Zucco (1965) 18 anni
Leonardo Zucco 12 anni
ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it