Il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, scrive al presidente Occhiuto, chiedendo un intervento urgente per l’adozione delle linee guida sulla legge regionale n. 25/2024, essenziale per salvaguardare lavoratori edili e aziende calabresi.
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La mancata attuazione della legge regionale n. 25 del 15 maggio 2024, che prevede interventi per il trasferimento dei crediti fiscali derivanti dall’efficientamento energetico del patrimonio edilizio, continua a preoccupare lavoratori e aziende in Calabria. Il segretario generale della Fillea Cgil Calabria, Simone Celebre, ha deciso di rivolgersi direttamente al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, con una pec per sollecitare un intervento tempestivo sull’emanazione delle linee guida previste dalla legge.
Celebre ha sottolineato che l’adozione delle linee guida era prevista entro il 30 giugno 2024, ma a oggi non è stato ancora fatto nulla. Tale ritardo, ha spiegato, mette a rischio le retribuzioni di migliaia di lavoratori edili e la sopravvivenza di molte aziende che necessitano di recuperare i crediti fiscali accumulati a seguito dello sconto in fattura praticato in base al decreto legge 34/2020. L’impossibilità di monetizzare questi crediti, a causa della congestione del sistema delle cessioni, ha aggravato le difficoltà finanziarie di molte imprese calabresi.
Non è la prima volta che Celebre richiama l’attenzione su questa problematica. Già nelle scorse settimane aveva sollecitato il dipartimento competente attraverso i media, ma senza ottenere riscontri. Ora, l’appello al presidente Occhiuto è chiaro: intervenire urgentemente per emanare le linee guida e permettere alle aziende di procedere con le richieste di compensazione dei crediti attraverso gli enti pubblici economici regionali come Sacal, il Consorzio Unico di Bonifica e l’Agenzia per lo Sviluppo delle Aree Industriali.
Celebre conclude la sua lettera esprimendo fiducia in una sollecita risposta da parte del presidente, sottolineando l’urgenza di ridurre le difficoltà economiche che stanno mettendo a dura prova lavoratori e imprese in Calabria.
