Mar. Lug 16th, 2024

Il voto di domenica rappresenterà anche uno spartiacque negli assetti di governo. Cambio ai vertici di Arcea, Arpacal, Calabria Verde e Calabria Lavoro. Sono dieci i dipartimenti della Cittadella senza una guida “titolare” 

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La scadenza elettorale di domenica prossima è molto attesa nei Palazzi della Regione. Non tanto (e non solo) perché all’esito del voto sono legati i destini di alcuni dei più importanti protagonisti dell’attuale squadra di governo, ma anche perché la consultazione del 25 settembre è destinata a segnare uno spartiacque negli organigramma di chi amministra la Cittadella. All’orizzonte si profila un cambio di manager e dirigenti di notevole portata, destinato a mutare la geografia del potere made in Calabria. E se finora tutto è rimasto sottotraccia, con il governatore Roberto Occhiuto che ha volutamente rimandato ogni scelta discrezionale al post-voto, nelle prossime settimane potrebbe registrarsi un’importante accelerazione. Diversi enti sub-regionali sono commissariati da qualche tempo e attendono di conoscere il nome di chi dovrà guidarli nel medio termine. Ogni riferimento ai vari Arpacal, Arcea, Calabria Verde e Azienda Calabria Lavoro è puramente voluto. Recentemente la Giunta ha deciso di prorogare gli incarichi dei rispettivi responsabili fino al prossimo 30 novembre, motivando il provvedimento con ragioni di correttezza istituzionale e con l’esigenza di evitare strumentalizzazioni elettorali. Con la proroga la Giunta ha demandato ai Dipartimenti interessati «l’adozione dei conseguenziali provvedimenti volti a consentire il differimento dei termini di presentazione delle istanze di candidatura alle manifestazioni di interesse medio tempore pubblicate».

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