Gio. Nov 21st, 2024
 Nella parte in cui tratta del

pericolo di inquinamento probatorio, contestato a Di Fazio

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assieme a quelli di fuga e reiterazione del reato, il gip Chiara

Valori, che ha emesso la nuova ordinanza su richiesta del pm

Menegazzo e dell’aggiunto Mannella nell’inchiesta dei

carabinieri, spiega che una delle vittime dell’imprenditore,

tutte stordite con sostanze narcotizzanti e poi abusate, ha

raccontato di aver visto “una volta all’interno degli uffici di

Global Farma”, l’impresa del manager, “tale Nicola”. Lo ha

descritto come “calabrese pericoloso e amico del Di Fazio”

spiegando che aveva lasciato “una borsa contenente un telefono e

una pistola” e aveva detto: “la borsa resta qua perché devo

andare ai piani alti a parlare e non voglio essere

intercettato”.

Sempre la donna, che sarebbe stata violentata più volte tra

l’ottobre e il dicembre 2020 dopo che il 50enne aveva messo

benzodiazepine “in bevande e integratori” e anche alla presenza

del “figlio minore”, ha messo a verbale di aver notato la

presenza dello stesso uomo, poi identificato “in Nicola La

Valle” il 24 maggio fuori dal Palazzo di Giustizia di Milano,

mentre lei si apprestava ad andare a parlare coi pm. Lo stesso

avrebbe anche “avvicinato” la sorella della vittima. “Numerosi –

scrive il gip – sono risultati i suoi contatti almeno telefonici

con il Di Fazio e la sua presenza presso gli uffici della Global

Farma”.

Anche un’altra delle donne, “drogata e abusata per giorni” e

il cui caso assieme agli altri è riportato nell’ordinanza, ha

raccontato agli inquirenti che un altro conoscente di Di Fazio

l’avrebbe “contattata” proprio il giorno dopo la “cattura

dell’indagato”, il 21 maggio. E ha cercato di “convincerla a non

sporgere denuncia”. Da qui il pericolo di inquinamento delle

prove anche perché, spiega il gip, si avvicina “la data prevista

per la deposizione testimoniale di quattro delle persone offese

in incidente probatorio”, il 17 dicembre. Di Fazio, si legge

nelle 52 pagine di ordinanza, “può disporre di terzi per cercare

di incutere timore” nelle vittime.