Mer. Nov 20th, 2024

Eseguite dai carabinieri per distinti episodi

  • Tre provvedimenti restrittivi sono stati notificati dai carabinieri delle
    Stazioni di Crotone, Scandale e Cirò Marina, ad altrettanti uomini indagati, a vario titolo, per
    maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
    In particolare, il gip del Tribunale di Crotone, accogliendo le risultanze delle investigazioni condotte dai
    militari con la direzione della Procura, ha ritenuto sussistere i rilevanti gli indizi a carico di un 37enne,
    originario di Cariati (Cosenza) e residente a Crotone, disponendo gli arresti domiciliari.
    L’uomo, secondo l’accusa, dal maggio avrebbe posto in essere nei confronti della ex compagna, reiterati
    comportamenti persecutori e minatori, inviandole numerosi messaggi molesti sul telefonino e
    appostandosi per avvicinarla per strada, anche alla presenza di altre persone, tanto da provocarle uno stato
    d’ansia perdurante e da indurla a variare la proprie abitudini di vita. Un commerciante 36enne di Cirò
    Marina, invece, è stato portato in carcere. L’uomo, dal giugno del 2020, secondo quanto emerso dalle
    indagini, avrebbe vessato la convivente 27enne, picchiandola e offendendola. Comportamenti culminati in
    una lite per futili motivi, verificatasi lo scorso 14 novembre, durante la quale avrebbe lanciato contro il
    telefono cellulare colpendola al volto e provocandole delle escoriazioni. Infine, un bracciante agricolo
    49enne è stato allontanato da casa perché, dall’8 ottobre scorso, dopo essere rientrato a casa dopo un
    periodo di detenzione in carcere, avrebbe aggredito verbalmente e fisicamente in diverse circostanze la
    moglie, da cui era stato già denunciato in passato per lo stesso reato, e la loro figlia, adesso 21enne, le
    quali, al culmine dell’ultimo episodio verificatosi il 21 novembre, hanno abbandonato la loro casa e
    trovato temporanea ospitalità a casa di amiche, nelle more dell’attivazione della procedura prevista dal
    cosiddetto “Codice Rosso”. In tutti i casi, rilevanti ai fini della ricostruzione di quanto accaduto, sono
    state le testimonianze rese dalle stesse vittime e da altri soggetti in grado di riferire circa i fatti contestati.