Mar. Lug 16th, 2024

Reazioni contrastanti dopo la virata a destra del sottosegretario. Che incassa il sostegno incondizionato del fratello Pino, di Arruzzolo, Esposito, Salerno e Graziano: «Decisione giusta e coerente». I segretari dem: «Atto irresponsabile»

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La virata verso il centrodestra di Tonino Gentile continua a provocare reazioni a catena nella politica calabrese. Reazioni ovviamente contrastanti. Il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno, che affida a un tweet la sua sensazione di sorpresa: «Incredulo per la scelta di Gentile. Gentile – ha scritto Magorno su Twitter – ha detto che non sarebbe mai andato con Berlusconi, Gentile è sottosegretario del governo Gentiloni. Noi andiamo avanti con la forza dei fatti realizzati dai governi Pd che hanno rimesso in moto l’Italia».
Di tenore ovviamente opposto, invece, la dichiarazione dei quattro consiglieri regionali che, come anticipato ieri dal Corriere della Calabria, si sono accodati alla scelta di Gentile. Si tratta del vicepresidente di Palazzo Campanella Pino Gentile (fratello del sottosegretario) e dei colleghi d’aula Giovanni Arruzzolo, Sinibaldo Esposito e Nazzareno Salerno, affiancati dal presidente del movimento “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” e già segretario questore del consiglio regionale, Giuseppe Graziano. «Seguiremo, con quella convinzione che ancora una volta giunge dal confronto, dal consenso e dal sostegno dei cittadini, la scelta responsabile – dichiarano all’unisono i cinque – assunta nelle ultime ore dal sen. Antonio Gentile di dare sostegno a Forza Italia. Sappiamo che questa scelta, assunta, ribadiamo, con convinzione e responsabilità, sia la più giusta e coerente con le istanze della gente, soprattutto alla luce delle dinamiche politiche che stanno interessando il Paese e, nel particolare, la nostra regione. Con orgoglio, inoltre, accogliamo anche le dichiarazioni del presidente Silvio Berlusconi che nelle sue parole di sincero apprezzamento verso l’operato e la persona del Sen. Gentile, ha messo un punto fermo sul ruolo essenziale e strategico dell’area moderata e civica nelle future dinamiche politiche di Forza Italia».
«Quella del fraterno amico Antonio Gentile – dicono Pino Gentile, Esposito, Arruzzolo, Salerno e Graziano – è stata una scelta lucida e di coraggio, nata dal confronto con la gente, e che osa verso nuovi orizzonti politici che ci attendiamo assumano contorni decisi in vista delle prossime importanti sfide che attendono il Paese e maggiormente la Calabria. Senza dubbio va dato merito e valore all’azione compiuta dal senatore che, dopo aver tentato in tutti i modi di ricucire e ricompattare la casa dei moderati, ha trovato il pieno sostegno di Forza Italia e particolarmente del presidente Silvio Berlusconi. Che, a questo punto, ci attendiamo, lo voglia tra i ranghi del partito, consapevole dell’apporto in termini di valori, idee e consensi, che senza dubbio Gentile potrà offrire nel Meridione. Questo anche con la fondata consapevolezza che Forza Italia in Calabria adesso, in una convergenza tra uomini leali e corretti, può ambire a diventare la prima ed indiscussa forza politica. Dal canto nostro – concludono – già a partire dalle prossime consultazioni politiche di domenica 4 marzo, daremo dimostrazione della nostra coerenza, garantendo pieno sostegno alle idee e ai programmi proposti da FI e soprattutto dal presidente Berlusconi».

I SEGRETARI PD: «ATTO IRRESPONSABILE» «Il cambio di schieramento effettuato dal senatore Antonio Gentile, e da altri ex esponenti di Alternativa popolare, a pochi mesi dal voto delle politiche e a poche ore dallo scioglimento delle Camere, è un atto di grave irresponsabilità politica e spregiudicatezza senza precedenti». Lo sostengono, in una nota, i cinque segretari provinciali del Pd della Calabria, Luigi Guglielmelli (Cosenza), Gino Murgi (Crotone), Gianluca Cuda (Catanzaro), Vincenzo Insardà (Vibo Valentia) e Giovanni Puccio (Reggio Calabria). «Dimostra in maniera chiara – aggiungono – uno scadimento di valori e di etica pubblica e porta a galla l’unico vero interesse in grado di fare breccia nelle azioni e nelle scelte di taluni personaggi, ovvero la conservazione di postazioni e l’opportunismo politico. Nelle loro menti non c’è spazio per l’interesse collettivo, per il bene comune, per i problemi e le esigenze dei più. E questo lo sanno bene anche in Forza Italia, a cui spetta ora gestire ambizioni di carriera, richieste di candidature e di crescenti spazi di potere dentro al centrodestra da parte degli ultimi arrivati». «Ciò che risulta insopportabile – dicono ancora i segretari provinciali del Pd della Calabria – è che il senatore Gentile non si sia ancora dimesso dalla postazione di Governo, che ricopre nella veste di sottosegretario. Come è possibile affiancare il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e nel contempo dichiarare di votare per Silvio Berlusconi? Gentile sta offrendo un indecoroso spettacolo di arroganza e dispregio delle istituzioni. Ma su questo siamo certi arriverà presto il giudizio chiaro degli elettori».

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