Lun. Ago 5th, 2024

Il prossimo 3 luglio, alle ore 11.00 al Santuario della Madonna di Polsi a San Luca avrà luogo un incontro sul tema  “Madonna di Polsi , la simbologia del Santuario tra sacro e legalità”  al quale parteciperà il Sen. Marco Minniti, Ministro dell’Interno.

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Ore 11,00
Accoglienza del senatore
Marco Minniti
Ministro dell’Interno
Inno di Mameli
– Coro dell’Unione dei Cori parrocchiali
della Diocesi di Locri – Gerace
– Complesso bandistico
“Città di Gioiosa ionica”
Saluti Autorità
Interventi:
S.E. Rev.ma Mons. Francesco Oliva
Vescovo di Locri-Gerace
Dott. Michele di Bari
Prefetto della Provincia
di Reggio Calabria
Interventi istituzionali
Ore 13,00
Conclusioni
Sen. Marco Minniti
Ministro dell’Interno

Le vicende relative alla Madonna di Polsi e al Santuario eretto
in suo onore affondano nella leggenda. Non è improbabile che
in origine, all’incirca nel IX secolo, il luogo dove oggi sorge il
Santuario fosse un rifugio di monaci bizantini provenienti
dall’Oriente e in fuga dalla lotta iconoclasta dei sovrani
bizantini oppure dalla vicina Sicilia per fuggire agli Arabi che
avevano conquistato l’isola. Il sito venne presto abbandonato
ma nel secolo XI – secondo quanto narra una leggenda – un
pastore, alla ricerca un torello smarrito scorse l’animale
inginocchiato dinanzi ad una croce di ferro, tuttora conservata
nel Santuario – che aveva dissotterrato. A questo
rinvenimento e all’apparizione della Vergine con il Bambino
che avrebbe richiesto l’erezione di una Chiesa si fa risalire
l’origine del Santuario che fino al 1481, anno in cui Attanasio
Calceopulo, Vescovo di Gerace, soppresse il rito greco, fu
posto sotto la guida dei Monaci di San Basilio Magno. Più
tardi, allorquando venne affidato ad Abati che non
dimoravano sul posto, cominciò una lenta decadenza che si
protrasse fino ai primi decenni del XVIII secolo fino a quando
Monsignor Idelfonso del Tufo, Vescovo di Gerace dal 1730 al
1748, non avviò una serie di lavori destinati volti a migliorare il
Santuario intervenendo sull’edifico sacro che fu ingrandito ed
abbellito con stucchi e decorazioni secondo lo stile artistico
tipico del secolo ma soprattutto rinvigorendo nella diocesi la
devozione e il culto verso la Madonna della Montagna.
L’intervento, nel 1784, della Cassa Sacra che, per venire
incontro ai bisogni delle popolazioni colpite dal terribile
terremoto del febbraio 1783, spogliò in maniera indiscriminata
le chiese e i santuari della Calabria Ulteriore degli arredi sacri
con enorme danno al patrimonio artistico della regione, privò
anche il Santuario di Polsi dei suoi arredi più preziosi ma
questo non impedì che il Santuario continuasse ad essere uno
dei centri mariani più importanti della Calabria e della vicina
provincia di Messina. Una delle testimonianze più suggestive
di Polsi è quella offerta dallo scrittore e poeta inglese Edward
Lear che nel suo “Diario di un viaggio a piedi” compiuto a
Reggio Calabria e nella sua Provincia dal 25 luglio al 5
settembre 1847 – l’opera fu pubblicata nel 1852 – descrive il
Santuario. Numerosi i riferimenti a Polsi nell’opera di Corrado
Alvaro che nel 1912 – appena diciasettenne – (era nato nel
1895) – dedicò a Polsi un breve saggio “Polsi, nell’arte, nella
leggenda e nella storia” nel quale descrisse il pellegrinaggio –
poi raccontato da altri scrittori calabresi (Fortunato Seminara,
Francesco Perri, Mario La Cava, Sharo Gambino). Polsi ritorna
nel primo racconto di “Gente in Aspromonte”, che titola
l’intero volume, e nell’altro racconto del volume “Coronata”.

redazione@telemia.it

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