Mar. Lug 16th, 2024

“Non è un paese per donne. Non lo è mai stato in realtà, ma credo sia arrivato il momento di invertire la rotta, non ci si può più accontentare che qualcosa stia cambiando, lentamente. Una dote di capacità ed energie che conta milioni di talenti e che sta andando dispersa”. Lo afferma Anna Laura Orrico, candidata M5S alla Camera collegio uninominale di Cosenza. “Ancora troppe difficoltà – prosegue – troppi ostacoli per divenire forza lavoro, per guadagnare una dimensione personale completa e appagante. E quando si riesce a lavorare ecco l’ombra sporca della molestia sessuale che incombe: una su sei, rivela l’Istat, la subisce proprio dove presta la propria attività. Un milione e 173mila le donne, circa il 7,5%,che sono state vittima di ricatti sessuali sul luogo di lavoro per essere assunte, per mantenere il posto di lavoro o per ottenere progressioni nella carriera. Ma non è solo una battaglia culturale. I numeri e i dati, parlano chiaro, ancora una volta. In Italia solo il 49% può vantare un impiego ed in Europa soltanto la Grecia rimane dietro di noi. Di contro, invece, se soltanto l’occupazione femminile arrivasse al 60 per cento, conferma la Banca d’Italia, il Pil italiano lieviterebbe di 7 punti. Un traino importante per ripresa e crescita. Poco e male si è agito allora sul tema, necessario è ora più che mai cambiare le regole. Ad iniziare dalle donne lavoratrici che sono al centro del programma per la qualità della vita del M5S. Vanno supportate con misure mirate quali: sgravi contributivi, della durata di tre anni, alle imprese che mantengono al lavoro le donne dopo la nascita del figlio; la riorganizzazione dei sostegni per il babysitting perché in Italia solo il 21% dei bambini sotto i tre anni usufruisce di un servizio di assistenza all’infanzia; l’introduzione dell’iva agevolata al 4% per l’acquisto dei prodotti neonatali e dell’infanzia; l’innalzamento dell’indennità parentale e di maternità”.

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“Sull’ospedale di Trebisacce ci ritroviamo davanti all’ennesimo annuncio propagandistico da parte del Pd, come al solito per ingannare i cittadini, stavolta sotto elezioni”. Lo afferma Francesco Sapia, candidato 5stelle alla Camera nel collegio uninominale di Corigliano, commentando, è scritto in una nota, “la notizia data dallo sfidante Ferdinando Aiello (Pd) della ripresa delle attività del Pronto soccorso dell’ospedale di Trebisacce quale primo passo per la riattivazione dell’intero presidio ospedaliero, al centro di una lunga battaglia giudiziaria culminata con una sentenza definitiva di riapertura, mai accompagnata dai provvedimenti necessari”. “Con la complicità del direttore generale dell’Asp di CosenzaRaffaele Mauro, Aiello – prosegue – sta mentendo sapendo di mentire. Se non c’è l’ospedale, il Pronto soccorso non serve proprio a nulla. È grave che il Pd utilizzi questi mezzucci per costruire consensi. Sulla sanità non è consentito l’imbroglio. Il Pd l’ha tentato a proposito dell’ospedale di Praia a Mare, ma la comunità ha capito. Stavolta il Pd ci riprova con Trebisacce, con tutti i rischi politici del caso. I commissari governativi Massimo Scura e Andrea Urbani, promosso a capo della Programmazione sanitaria, hanno la responsabilità per la mancata riapertura delle due strutture, condivisa con il governatore Mario Oliverio e con il dg Mauro, lo stesso che ha nominato un primario per transazione e ha promosso un dirigente medico condannato per truffa in via definitiva. Il Movimento 5stelle presentò un esposto penale per la vicenda dell’ospedale di Trebisacce. Mi auguro che la magistratura ne valuti la situazione attuale, a difesa del diritto alla salute”.

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