Mar. Nov 5th, 2024

La parlamentare pentastellata dice no alla candidatura a governatore dl docente universitario e contesta «l’ambiguità» dei due leader del Movimento

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«Se il malaffare ha rovinato questo Paese, è l’ipocrisia che uccide la speranza. Se il nome del prof. Aiello sarà sottoposto a ratifica sulla piattaforma Rousseau, che si usa solo a piacimento dei Capi, io voterò no». Dalila Nesci non usa mezzi termini per tornare a bocciare l’ipotesi dei vertici pentastellati di candidare Aiello per la guida della Calabria. La deputata 5 Stelle, che si era proposta come possibile competitor per la Regione, chiede oggi dal suo sito «un dialogo serio e rapido guidato da una figura autorevole del MoVimento che garantisca i nostri valori con tutte le forze pulite e trasversali della Calabria, a partire dalla Sinistra». La Nesci rincara poi la dose parlando di «un’assurda o voluta ambiguità che ci sta portando ad un suicidio politico» puntando anche il dito contro le «due linee politiche dettate da due capi, Grillo&DiMaio» con uno che «parla di progetti alti con la sinistra, mentre l’altro cambia idea il giorno dopo il risultato dell’Umbria…». In un quadro che lo stesso Grillo ieri ha definito di “caos” per i 5 Stelle, la Nesci rivolge un appello, quasi una chiamata alle armi, ai «colleghi parlamentari, ai consiglieri comunali, agli attivisti e simpatizzanti e a chi ci ha votato in questi anni» per non farsi sfuggire l’opportunità di scegliere il futuro della Calabria: «La possibilità e la responsabilità di indirizzare il corso storico-politico calabrese – spiega – non ce l’avremo mai più. Il nostro elettorato ci punirà se avanzeremo una proposta non convincente e non aderente alle sfide del tempo». E conclude chiedendo anche ai vertici pentastellati chi, tra loro, «conosca il prof. Aiello» tanto da «farsi garante» per lui. E definendo l’operazione-Aiello «politicamente incomprensibile» sottolinea che il professore «non rappresenta l’anima del M5s».