Mar. Lug 16th, 2024

Dolore e sgomento a Reggio Calabria. Giuseppe, 39 anni, affetto da una leucemia mieloide acutanon ce l’ha fatta. La notizia dell’improvvisa dipartita si è diffusa presto in città, ma soprattutto sui social network. La sua famiglia, attraverso un post, ha voluto ricordare la sua battaglia contro la malattia, che aveva scoperto nel 2017.

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Una lotta impari, quella di Giuseppe, che mai ha mostrato segni di cedimento. L’anno scorso, a seguito della diagnosi impietosa, fu immediatamente ricoverato presso l’ospedale di Bergamo “Papa Giovanni XXIII” per essere sottoposto a chemioterapia nel tentativo di far regredire la patologia.

Nell’agosto di quello stesso anno si è scoperto che l’unico donatore disponibile non si è presentato, ritirando la sua disponibilità all’intervento. Ciononostante Giuseppe non ha mollato la spugna e ha continuato i trattamenti che in parte hanno cominciato a funzionare: la malattia era regredita del 5 per cento, finché lo scorso dicembre i medici hanno ritenuto di optare per l’autotrapianto.

Ma solo quattro mesi dopo, a marzo del 2018, al terzo controllo, la situazione è precipitata: i medici, dagli ultimi esami effettuati, hanno rilevato l’insorgenza della malattia con la stessa gravità della prima volta.

L’unica possibilità di sopravvivenza era dunque il trapianto. Sui social è partito il tam tam alla disperata ricerca di un donatore compatibile. “La tipizzazione è un semplice prelievo di sangue. Farlo non è difficile…farlo non deve far paura. Salvare una vita umana è una grande gesto di amore e di umanità. Grazie a Tutti”, avevano scritto i familiari del 39enne lanciando un appello su Facebook. Ma nonostante gli sforzi dei parenti, Giuseppe è volato via poche ore fa.

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