Mar. Lug 16th, 2024

Piero Sansonetti incalzato dai colleghi giornalisti non si è risparmiato su niente parlando del naufragio di Cutro e del caso Cospito

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Ha scelto Cosenza perché era la città di Luigi Gullo e perché ama questa città. Si è presentato così Piero Sansonetti in un Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi gremito, per proporre  il ritorno nelle edicole del Paese, previsto il prossimo 16 aprile, del quotidiano de l’Unità. Sansonetti, incalzato dai colleghi giornalisti non si è risparmiato su niente a partire dai morti del naufragio di Cutro, definendoli  “una strage di Stato” perché oltretutto queste persone si potevano salvare , ed i giornali italiani non riescono a capire quale sia la questione”.

Sansonetti “il giornale parlerà al Paese”

La nuova Unità, ha spiegato sempre Piero Sansonetti si rivolgerà al Paese per cercare di farlo ragionare, che bisogna “combattere” per una civiltà più giusta e libera e che non si può andare appresso al Movimento 5 Stelle che sa ragionare solo di manette, ma bisogna ragionare anche sul lavoro, sul diritto e al reddito. Insomma, bisogna combattere tante battaglie ma quelle che fa la sinistra. Un passaggio lo ha dedicato anche al garantismo,  dove ha sottolineato che non si può pensare di risolvere i problemi della giustizia solo arrestando le persone.

Sul caso Cospito ha poi detto che “non si può far morire un anarchico che sta facendo lo sciopero della fame, solo per ragioni strettamente politiche”. Alfredo Cospito è ritenuto responsabile di due diversi episodi, oltre che esser ritenuto uno dei leader della Federazione anarchica informale. Il primo è l’esplosione avvenuta il 2 giugno del 2006, di due ordigni davanti l’ex caserma degli allievi Carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, il secondo riguarda la gamibizzazione a Genova, il 7 maggio 2012, dell’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.

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