Mar. Lug 16th, 2024

Convocato, in sessione straordinaria e urgente per lunedì. I consiglieri della metro city tornano in aula lunedì (alle 15 la prima convocazione che in assenza di numero legale slitta alle 16) per confrontarsi su un unico punto posto all’ordine del giorno: il dimensionamento scolastico. Il piano dovrà essere approvato dopo lo stop disposto lo scorso anno dalla Regione. L’emergenza sanitaria aveva fatto slittare la programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2021/2022. Una scelta maturata dalla Regione ed approvata dalla Città Metropolitana attraverso un atto di indirizzo che il Consiglio aveva votato all’unanimità. Un scelta ben argomentata: a seguito della crisi pandemica le istituzioni scolastiche sono state al centro di una serie di misure emergenziale finalizzate a consentire il regolare avvio delle attività didattiche in presenza. Nonostante ciò con l’avvio della seconda ondata aveva reso nuovamente necessaria la chiusura delle scuole, in un primo momento circoscritta agli istituti di istruzione secondaria superiore, successivamente anche alle secondarie di primo grado ed infine a tutte le scuole di ogni ordine e grado. Istituzioni scolastiche che avevano dovuto far fronte in tempi risicati all’attivazione della didattica a distanza (integrata o totale), lo smart working negli uffici di segreteria, le difficoltà nell”adozione di misure idonee a garantire la prevenzione ed il contenimento del contagio, la complessa gestione logistica di aule e plessi scolastici per consentire lo svolgimento delle attività didattiche in sicurezza, la carenza di organico e molto altro hanno di fatto sovraccarico l’intero sistema scuola. In questo quadro si era preferito non procedere ad eventuali accorpamenti di istituti sottodimensionati, chiedendo contestualmente al ministero idonee garanzie circa il mantenimento degli attuali assetti dei dirigenti scolastici e dei dirigenti amministrativi nonché del personale ata già assegnato.

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Lo scorso anno era stato confermato lo stato dell’arte, non solo alla luce del grande momento di riorganizzazione che la scuola doveva e deve affrontare ma anche in virtù della complessità che tutto l’iter comporta.

Negli ultimi anni più volte si è ridisegnato l’assetto organizzativo della rete scolastica del territorio. L’ultima volta, correva l’anno 2019 già dal mese di ottobre erano partite le consultazioni, attraverso lo strumento delle commissioni d’ambito formativo per raccogliere le esigenze del territorio attraverso i sindaci, interlocutori attivi delle necessità delle proprie comunità e profondi conoscitori della disposizione urbanistica delle strutture scolastiche. L’obiettivo del piano con cui operare in sinergia è quello di arginare il desolante spopolamento, in particolare dei centri interni e di più piccole dimensioni. Dopo lo stop dello scorso anno adesso si riparte.

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