Mar. Lug 16th, 2024

Duro attacco del neocommissario Tripodi: «La nostra era una delle città più ridenti della Calabria…»

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In una lunga nota l’infinito elenco di problemi irrisolti.

Il neo commissario dell’Udc di Siderno, Carmelo Tripodi, ha diffuso una nota per mettere a fuoco le problematiche della città. «Nessuno –scrive nella nota dopo una lunga premessa – può disconoscere che la nostra città era tra le più ridenti della Calabria, sorta, per chi non ha memoria o non conosce la storia, sulle linee dell’allora Piano regolatore, oggi Piano strutturale che le ha consentito di avere una rete stradale di prim’ordine, caratterizzata da arterie dritte e larghe e da ampi spazi destinati a piazze ed a giardini pubblici e quant’altro». Dopo avere evidenziato che «Siderno era un accentramento culturale, economico e amministrativo e anche politico» Tripodi afferma, in maniera impietosa, che «oggi è priva dei più elementari e fondamentali servizi civili ed igienici. La sconsolante realtà in centro e in periferia rende grama e difficile la vita dei cittadini e non si fa niente per tenere accesa la voglia di crescere attraverso dei
cambiamenti, anche politici ». Dopoquelle che chiama «amare riflessione sulle condizioni della città», Tripodi aggiunge che «non si può più attendere e vedere il nostro centro abitato sprofondare nell’abisso dei mali che l’hanno colpito attraverso la cattiva amministrazione che persiste oramai da qualche lustro». Quindi, fatto riferimento all’attività dell’amministrazione comunale, il commissario Udc porta all’attenzione «l’ospedale chiuso e la casa della salute da anni promessa senza aver ottenuto nulla, il lungomare in parte abbandonato senza un piano di sviluppo serio, che possa dare una visione e un’immagine a lungo termine con un serio ed affidabile Piano spiaggia, e che non preveda solo un’effimera “Bandiera Blu”di breve durata e non legata a un obiettivo di fama, gloria, grandezza e valorizzazione per uno dei luoghi simboli della nostra ormai persa “vocazione turistica” ».Eancora: «Servizi igienici pubblici mancanti e dove esistenti obsoleti e poco funzionali, villa comunale oramai ripudiata dalla maggior parte dei cittadini che una volta la frequentavano in massa. Strade in condizioni disastrate
che non consentono una circolazione con il minimo necessario della sicurezza che dovrebbe essere garantita; arredo urbano inesistente, centro polifunzionale trascurato, piscina lasciata al suo destino, diga non agibile, teatro incompleto e pieno di erbacce, il nuovo palazzetto dello sport osannato ma che rimane chiuso e ancora in attesa dei correttivi necessari per essere reso usufruibile; stadio comunale non agibile ai più, o meglio a coloro che non si possono permettere l’utilizzazione di un bene comunale viste anche le tariffe onerose proposte e che è così diventato da punto di riferimento per molti ragazzi a chimera per gli stessi, mandando a farsi benedire lo spirito principale di aggregazione che vede nello sport la possibilità di allontanarli da altri “facili” fenomeni di disagio giovanile. Mercato comunale coperto
fatiscente, illuminazione pubblica insufficiente o addirittura mancante in città ed in periferia, Comando della Polizia locale con personale insufficiente, parco giochi non adeguato, ex minigolf distrutto, segnaletica stradale orizzontale e verticale obsoleta ed insufficiente, Tmb non adeguato, con i cittadini che protestano continuamente per il cattivo odore, e coni relativi tributi». Ed infine una delicata problematica scolastica, per aggiungere che l’amministrazione comunale «riesce solo a gettare fumo negli occhi».

ARISTIDE BAVA

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