Mer. Lug 17th, 2024

L’ex sindaco di Riace ha presentato la lista “Un’altra Calabria e’ possibile”: «Voglio mettere a disposizione il patrimonio di solidarieta’, uguaglianza, giustizia sociale e umanita’ che abbiamo costruito a Riace»

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 Mimmo Lucano ha presentato la lista “Un’altra Calabria e’ possibile”, che alle prossime elezioni regionali sosterra’ la candidatura del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, alla presidenza della Regione Calabria. Lucano sarà candidato come capolista in tutte e tre le circoscrizioni elettorali della Calabria. «L’impegno – ha detto Lucano – e’ ripartire dai luoghi come Riace, dalle periferie, dai paesi che stanno scomparendo E’ triste pensare che ci sia una deriva dell’umanita’. Riace e’ stata accoglienza, voglia di riscatto sociale ma anche occasione per sedimentare il senso dei beni comuni. Penso al problema dell’acqua come bene pubblico: in questo settore vorrei mettere un impegno speciale, perche’ tanti Comuni pagano tariffe esorbitanti a società create non per perseguire gli interessi della collettività. Il nostro impegno – ha spiegato l’ex sindaco di Riace – è contro la deriva e la cultura della mafia, delle clientele, della politica affaristica, di una borghesia mafiosa che non fa guardare a una prospettiva per la Calabria. Penso poi alla condizione inaccettabile della sanita’, con tantissimi calabresi costretti ad andare fuori regione: la sanità dev’essere un servizio pubblico, non si deve dare spazio alla sanita’ privata a scapito della collettivita’. Noi vorremmo realizzare una svolta importante. Negli ultimi 20 anni ci sono state sempre delle derive nelle quali la politica e’ diventata ostaggio del piu’ grave problema della nostra terra, il condizionamento delle mafie. Vorrei che finalmente questo finisca».

«La mia candidatura alle elezioni regionali non + una ricerca di costruire degli alibi per la mia vicenda giudiziaria» ha dichiarato ancora Lucano riferendosi al processo “Xenia” nel quale è imputato per presunte irregolarita’ nella gestione di progetti per l’immigrazione. «Quello che piu’ mi fa male, che mi amareggia  non e’ che mi danno il carcere ma il tentativo di denigrazione umana e morale per distruggere un messaggio, distruggere persone e ribaltare completamente la realtà. Questa è la cosa che piu’ mi fa rabbia, perche’ si basa sulla falsità, mentre la verità è fondamentale per la democrazia, per la vita. Io non partecipo perchè mi devo riscattare e devo guardare i fatti miei, assolutamente. Questa nostra lista dev’essere il punto di riferimento per tutte le persone democratiche della Calabria che ancora credono che in Calabria e’ possibile».

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