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I Carabinieri di Girifalco hanno eseguito 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, di cui 11 di nazionalità bulgara, per ipotesi di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro in danno di cittadini bulgari. L’indagine – riferisce l’Arma – è iniziata ad ottobre 2020, a seguito della segnalazione di due coppie di cittadini bulgari riuscite a sfuggire ad una situazione di sfruttamento nella quale si erano ritrovate a seguito di false promesse lavorative prospettate da loro connazionali. Le indagini hanno consentito di documentare minuziosamente come, tra febbraio 2020 e dicembre 2021, in più occasioni, gli indagati avessero effettivamente reclutato e organizzato, sotto false promesse di adeguati salari e analoghe condizioni alloggiative, manodopera agricola superiore a tre unità, di cittadini bulgari, per l’impiego presso terzi, approfittando del loro stato di bisogno e costringendoli a condizioni di sfruttamento. L’attività investigativa è stata modulata attraverso l’ascolto di persone informate sui fatti, intercettazioni, nonché di numerosi riscontri. Nel corso delle indagini è emerso come gli indagati facessero parte di un collaudato e rodato sodalizio dedito a reclutare – sotto false promesse di condizioni lavorative e di vita migliori – forza lavoro a basso costo, costringendola a sottostare in condizioni lavorative ed alloggiative precarie, sotto minaccia e talvolta in modo violento.
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