Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato l’Adeguamento tecnico funzionale del Piano regolatore portuale dello scalo di Crotone, proposto dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata dal presidente Andrea Agostinelli, per migliorare la funzionalità dell’intera infrastruttura, con specifica attenzione al settore cantieristico, peschereccio, alla crocieristica e al diporto.
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Nel dare parere positivo, ha affermato che <<le modifiche indicate nell’ATF rappresentano una ottimizzazione della configurazione portuale del P.R.P. in risposta al nuovo quadro funzionale del porto di Crotone, completando le opere già in essere e preso atto dell’ormai avvenuto tramonto dell’uso industriale spinto previsto nel PRP del 1975>>.
<<L’approvazione dell’ATF rappresenta un momento importante per il futuro del porto di Crotone. – ha dichiarato il presidente Andrea Agostinelli – Era del tutto evidente che in questo strumento urbanistico non potevano entrare opere faraoniche per motivi tecnici ed economici. È altresì importante che con questo strumento si possa dare il via ad una programmazione di riqualificazione dello scalo crotonese e di restituzione alla città di ampie zone portuali di pregio. Aggiungo che con questa approvazione finalmente si compiranno passi decisivi verso la riqualificazione dell’area Ex Sensi, la bonifica delle aree e la demolizione dei vecchi manufatti destinati a quella tramontata funzione portuale. Devo ringraziare il Consiglio Superiore delle Opere Pubbliche e, per tutti, l’ing. Pietro Baratono, per la qualificatissima opera di supporto>>.
Attraverso l’Adeguamento tecnico funzionale si punta alla rigenerazione dell’intera infrastruttura per garantire una sua maggiore funzionalità. In questa prospettiva è previsto il completamento delle banchine esistenti e l’ulteriore banchinamento dell’area dedicata alla cantieristica navale. Stessa operazione lungo la Spiaggia delle Forche e adeguamento delle banchine lungo il Molo Giunti, lato nord. E al fine di consentire una maggiore fruibilità del Porto Vecchio è altresì previsto il collegamento funzionale con la banchina di Riva attraverso la riqualificazione dell’area depositi costieri.
Al centro della nuova programmazione, in sinergia con l’Amministrazione comunale, è stato posto il water front. Sarà funzionale a creare elementi di maggiore connettività e interazione tra il porto e la città, per rendere più attrattiva l’infrastruttura portuale anche attraverso un maggiore consolidamento del legame storico dello scalo con il territorio che lo ospita.
Alla base delle motivazioni che hanno spinto l’Ente ad adottare l’ATF l’urgenza di completare alcune opere sia per l’agibilità di alcuni ambiti del Porto Nuovo che per la messa in sicurezza del Porto Vecchio. Nel contempo, attraverso l’Adeguamento Tecnico Funzionale è stato pianificato il completamento del water front urbano a nord del Porto Vecchio fino alla radice del grande piazzale del Porto Nuovo, con l’apertura al pubblico degli spazi a ridosso della Spiaggia delle Forche.
Nel Porto Vecchio non sono state accolte le modifiche relative al molo di sottoflutto, che restringe l’imboccatura, mentre il prolungamento del sopraflutto sarà definito a seguito di approfondimenti tecnici che dovrà fornire l’Ente.
La modifica indicata per il Terminal passeggeri consiste solo nell’individuazione di una nuova area dove localizzarla e non nell’estensione della stessa.
Nello Specifico, le opere infrastrutturali ritenute indispensabili alla funzionalità del porto e poste nell’Adeguamento Tecnico Funzionale sono:
a) nel Porto Nuovo è previsto il completamento delle opere rimaste in sospeso, tra queste la banchina di marginamento della cassa di colmata, con la conseguente riduzione del piazzale previsto nel PRP del 1975. Sarà quindi creata una nuova banchina in corrispondenza della cosiddetta “Spiaggia delle Forche”, antistante il centro urbano.
b) rigenerazione dell’area retrostante la banchina lungo la Spiaggia delle Forche in continuità con il waterfront urbano esistente.
c) rigenerazione urbana e apertura al pubblico dell’area in cui insiste un impianto industriale dismesso dove sarà realizzata una nuova struttura da destinare a servizi portuali, fra cui la sede distaccata dell’Autorità di Sistema portuale.
A dare nuovo corso alla politica dell’Ente per lo sviluppo delle Sedi Periferiche anche la presenza del nuovo dirigente Alessandro Guerri, proveniente dal mondo delle Capitanerie di Porto e specializzato in tematiche di sostenibilità ambientale. Non a caso, tra gli ultimi suoi incarichi, è stato esperto nazionale all’Emsa, l’Agenzia marittima europea, nell’ambito delle politiche di sostenibilità ambientale dell’Unione Europea, offrendo consulenza tecnica e assistenza operativa in materia di sicurezza marittima e risposta agli inquinamenti.
Nel nuovo corso programmato per il porto di Crotone, anche, la maggiore attenzione al settore della croceristica, attraverso l’insediamento della società Port Operation Holding, che vanta una strutturata esperienza internazionale nel Settore, che si è aggiudicato la concessione del nuovo Terminal dedicato.