«Nel teatro non devi fingere, devi “essere” – dice Bernardo Migliaccio Spina –. La recitazione chiede autenticità. Le storie, reali o inventate, veicolano sentimenti e stati d’animo che devono essere per forza veri».
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Una magia irripetibile. Attori e spettatori insieme nella dimensione spazio-temporale della contiguità. Un’alchimia densa di emozioni. Una magia che vuole passione e dedizione, creatività e rigore.
LocriTeatro di Bernardo Migliaccio Spina, dieci anni di vita e di successi, apre le porte a un mondo inaspettato. Lì sei Giulietta, Clitennestra, Riccardo III, molteplici personaggi e il loro contrario. Sei soprattutto te stesso. Perché recitare viene da dentro. Dal passato, dai desideri, dall’essenza di noi. Recitazione, dizione, danza, psicodramma, nei corsi 2018/19 di LocriTeatro in collaborazione con Obiettivi Creativi. Il metodo accademico classico insieme a tecniche sperimentali, per una scuola innovativa.
«Il teatro insegna a conoscere e superare i propri limiti, a relazionarsi con sé stessi e con gli altri – aggiunge Migliaccio Spina – Ha una grande valenza educativa e, soprattutto, è capace di legarsi in maniera diretta con il territorio». Arte densa di fisicità quella teatrale. «Tra l’attore e lo spettatore si crea un flusso di energia, una corrispondenza emozionale molto forte».
Dopo la scuola, ci si mette alla prova nelle produzioni della Compagnia e, spesso, anche sui set cinematografici di film girati in Calabria. Tra i tanti spettacoli di successo firmati LocriTeatro, “L’avvenire è nelle uova”, “Simen è pazzo”, “Nozze di Sangue”, “K” e il recente “Zitta… cretina!”, monologo ispirato all’opera “Adele” di Giuseppina Torregrossa, protagonista Giulia Palmisano con Marco De Leo.
I corsi inizieranno lunedì 12 novembre e si concluderanno a maggio.
Info e iscrizioni 340/5879292.
Ufficio Stampa
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