Vaccinazione, i sindaci sono pronti a scendere sul sentiero di guerra. Nella Locride servono i vaccini e servono anche i centri per la vaccinazione. Mentre anche ieri ( per chi legge) il Centro vaccini di Siderno è rimasto inattivo per mancanza di vaccini, dopo la recente assemblea dei sindaci, la presidente Caterina Belcastro ha diffuso un documento in cui fa riferimento al particolare momento che vive la lotta alla pandemia “che richiede, da parte di tutte le istituzioni interessate, atteggiamenti di grande responsabilità”. Viene evidenziato che in Calabria sono state consegnate, alla data del 10 marzo, 213.470 dosi di vaccino, pari 113 dosi ogni 1000 abitanti, un dato sostanzialmente in linea con la media nazionale. Ma di queste dosi, sempre al 10 marzo, ne sono state somministrate solo il 70%, contro una media nazionale di utilizzo dell’83%. Ciò che preoccupa dalla lettura dei dati messi a disposizione dal portale del Ministero – secondo i sindaci della Locride – è il numero medio di vaccini che si riesce a somministrare al giorno, che nella seconda fase che interessa gli over 80, le forze dell’ordine e le categorie fragili è di 4.000 dosi giornaliere. La platea di ultraottantenni ancora da vaccinare in Calabria è di 100.000 e con questi ritmi ci vorrà più di un mese per completare la somministrazione della sola prima dose. “Ma ciò che preoccupa – afferrma Caterina Belcastro – è la capacità del sistema messo in piedi a sopportare il carico di vaccini da eseguire entro giugno. Entro quella data, secondo i dati del Ministero, in Calabria dovrebbero arrivare 1,2 milioni di dosi che devono essere utilizzate al più presto. Un sistema che ne somministra 4.000 al giorno impiegherebbe un anno. Per raggiungere l’obiettivo dell’utilizzo di tutte le dosi entro luglio abbiamo 120 giorni a disposizione. Significa che dobbiamo somministrate 10.000 vaccini al giorno”. Rimane molto serio il problema della Locride e la presidente dell’assemblea afferma che ” nonostante gli enormi sforzi e l’abnegazione del personale impegnato nell’unico punto vaccinale di Siderno, che si sta spendendo generosamente per garantire le vaccinazioni, la situazione è ancora più preoccupante. I Sindaci – dice Caterina Belcastro – rappresentano le autorità sanitarie e di protezione civile nel proprio territorio e sono il riferimento di tutti i cittadini che manifestano la propria preoccupazione. E sono parte sostanziale del complesso di istituzioni che tutelano la salute dei cittadini in questa emergenza. Ai cittadini, come nostro costume, diciamo con chiarezza come stanno le cose. Le dosi di vaccini consegnate in Calabria sono pari a quelle consegnate nel resto d’Italia e come nel resto d’Italia sono totalmente insufficienti. Coprono solo il 10% della popolazione. Ma i vaccini arriveranno, come è avvenuto per le mascherine. E alla Regione e al Commissario Longo diciamo che ogni impreparazione e ogni ritardo non saranno ammissibili e non saranno ammessi. Ora è il tempo di organizzarsi per quando, a breve, avremo i vaccini. E l’attuale organizzazione non è in grado di sopportare il carico che deriva dalla mole di vaccinazioni da effettuare”. Ecco perchè – dice ancora la nota – i Sindaci chiedono con forza di essere coinvolti nella necessaria rivoluzione dell’attuale sistema, per portare un prezioso contributo di idee e per sostenere al meglio lo sforzo che si deve fare per tutelare la salute dei nostri cittadini.Noi ci siamo. Auspichiamo che ci siano tutte le istituzioni coinvolte. Non staremo a guardare e vigileremo costruttivamente sulla attuazione delle azioni necessarie a garantire le vaccinazioni. Data l’importanza del tema – conclude Caterina Belcastro – l’Assemblea ha deciso di riunirsi regolarmente per fare il punto e monitorare l’andamento dei vaccini nella Locride”.
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