Mar. Nov 19th, 2024
È un accordo storico quello che il ministro dei Trasporti Graziano Delrio ha firmato in Calabria con il governatore della Regione Mario Oliverio per il rinnovo integrale della Ferrovia Jonica, alla presenza dell’amministratore delegato di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) Maurizio Gentile. Non solo per l’impegno economico che comporta (500 milioni di euro) e la trasformazione di una linea di 280 km che congiunge Rocca Imperiale, in provincia di Cosenza, a Melito, all’interno dell’area metropolitana di Reggio Calabria. È storico soprattutto perché è il primo intervento risolutivo dall’Unità d’Italia – infrastrutturale, dei servizi e del materiale rotabile – su una delle peggiori tratte ferroviarie italiane.

I lavori prevedono molto più di un ammodernamento, anche se l’elettrificazione della linea resta ancora una chimera. «In realtà sarà il passo successivo – spiega con un certo ottimismo l’assessore alla Logistica Franco Russo – per il quale gli interventi in programma sono propedeutici».
Il più urgente è il rinnovo dei binari, «in particolare il passaggio a un armamento superiore, del tipo “60 Uni”, adatto al transito di carichi elevati, frequenti e veloci», aggiunge l’assessore. La velocizzazione è un altro elemento fondamentale per passare a quella che sarà denominata Nuova Ferrovia Jonica: sarà raggiunto il rango di velocità C (oltre i 160 km/h). Ed eliminati passaggi a livello privati e pubblici (una ventina) che rallentano le percorrenze e non garantiscono la sicurezza, con l’individuazione di viabilità alternative. Per il governatore della Calabria Mario Oliverio «si tratta di un investimento eccezionale, un progetto di recupero e valorizzazione che rappresenta un altro tassello di una nuova Calabria in corso, un programma coerente con i contenuti del nostro Piano regionale dei trasporti».

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Saranno corretti i problemi di sagoma e predisposta l’elettrificazione della galleria di Cutro (Crotone), eseguite manutenzioni straordinarie su ponti, scarpate e muri di sostegno e riqualificate le stazioni, prevedendo di destinarne alcune anche a usi diversi da quelli per i servizi ai passeggeri.
Infine verranno modificati i segnali fissi, luminosi, le tabelle, i cartelli indicatori, indispensabili alla sicura circolazione dei treni che su quella ferrovia, a binario unico, sono 100 al giorno in direzione di andata e di ritorno.
I passeggeri che attendono da anni il rilancio della linea viaggeranno su convogli nuovi di zecca: con 50 milioni di euro sarà rinnovato il parco treni. E in alcuni tratti (Sibaritide, area crotonese e Locride) si potranno poi disporre servizi metropolitani.

Si parte subito, a giugno: secondo un cronoprogramma già definito, in 3 anni si prevede di completare il piano di ristrutturazione. «Per tutta l’estate, fino al 9 settembre, la ferrovia resterà chiusa da Catanzaro a Sibari – avverte Russo – in questo periodo potremo contare su tre turni di lavoro per velocizzare gli interventi. Poi la linea tornerà in funzione». Per rimediare ai disagi di pendolari e vacanzieri sono stati disposti 6 coppie di autobus sostitutivi.

Donata Marrazzo

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