Continua la protesta dei lavoratori di Locride Ambiente che da venerdì sera sono in sit-in con le mogli nella sede operativa della società, in via delle Industrie, a causa del mancato pagamento dei compensi che si protrae ormai da quattro mesi.
Continua....
La novità dell’ultima ora è il fatto che sono state retribuite due mensilità (delle quattro arretrate ) ai dipendenti in servizio nella città di Siderno ma i lavoratori di questo Comune, in segno di solidarietà nei confronti dei loro colleghi degli altri centri interessati (Motta San Giovanni, Grotteria, Marina di Gioiosa, Monasterace e Rosarno) si sono rifiutati di riprendere servizio facendo presente che attendono gli interi arretrati e si stanno, ora, alternando sul luogo della protesta. A parte quattro mensilità attendono anche i compensi accessori.
La manifestazione di protesta attivata venerdì sera è stata effettuata in “autotutela” quale reazione «al comportamento del datore di lavoro, cosa che rappresenta – hanno scritto i dipendenti nella nota informativa – una chiara violazione degli obblighi retributivi posti a suo carico».
Da venerdì il cancello della struttura è rimasto chiuso e, ovviamente, non ci sono movimenti degli automezzi per la raccolta dei rifiuti. La manifestazione di protesta sembra, dunque, destinata, come avevano già comunicato i dipendenti di Locride Ambiente nell’immediatezza del sit-in, a continuare ad oltranza e comunque fino a quando non saranno ottenute valide garanzie in merito ai pagamenti da parte della dirigenza.
Ricordiamo, peraltro, che già prima della manifestazione di “autotutela” gli stessi lavoratori, con una missiva indirizzata anche alla Prefettura oltre che ai Comuni interessati, avevano preannunciato una giornata di sciopero per venerdi 31 gennaio, confermata dal sindacalista Nazzareno Piperno che si svolgerà regolarmente salvo riscontri positivi alle richieste sindacali. Inutile aggiungere che in molte zone della città ci sono cumuli di spazzatura arretrata, che giornalmente aumenta.
Gli stessi lavoratoriconfermano lo scioperofissato per il 31 gennaio
aristide bava