Sab. Ago 10th, 2024

Crediamo che ormai la (triste) storia di questa azienda – che voleva spacciarsi come fiore all’occhiello dell’mprenditoria pubblica/privata del reggino – sia veramente arrivata alle ultime battute della sua parabola discendente iniziata ormai da qualche anno.

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Oggi ormai la stessa è fuori da tutto, non ha più appalti, non può, a quanto ci risulta, partecipare a gare con DURC scaduto ed è ormai presente solo ed esclusivamente nei Tribunali per le centinaia di cause e di pignoramenti intentati dai tantissimi lavoratori che ancora, loro malgrado, accreditano ingenti somme per il lavoro reso.

Crediti che non vediamo come la società, di fatto ormai inattiva, possa soddisfare essendo ormai di fatto solo un contenitore vuoto.

 E quando si parla di capolinea di una società di capitali non si può parlare che di fallimento, essendo questa l’unica sorte possibile riservata ad una società ormai strutturalmente incapace di far fronte a qualsiasi propria obbligazione e che, di fatto, non esiste più.

Per questi motivi, il prossimo 22 ottobre 2022 alle ore 10,00  nella piazza antistante la casa comunale di Siderno i lavoratori racoglieranno le loro firme per conferire ai legali dell’organizzazione il mandato per procedere alla richiesta di fallimento della Locride Ambiente sp.a.

Si sta dunque per aprire l’ultimo capitolo della dolorosa – per i lavoratori – storia della Locride Ambiente s.p.a.

Una società che, per come evidente sin dal primo momento del nostro arrivo sul territorio, pensava di fare impresa sulla pelle e sulle spalle dei lavoratori, che stava in piedi e partecipava alle gare con un DURC pagato con le retribuzioni dei lavoratori che, per mesi e mesi, non ricevevano lo stipendio.

La situazione era evidente e sotto gli occhi di tutti , a cominciare dai Comuni/Stazioni appaltanti per finire alla parte pubblica della società che, colpevolmente per troppo tempo hanno fatto finta che tutto andasse bene, hanno fatto finta di non capire che in realtà la società era solo un contenitore vuoto che si reggeva sulle povere spalle dei lavoratori e delle loro famiglie

Lavoratori che, tuttavia, hanno trovato la forza per ribellarsi as tutto ciò e prendere in mano il loro destino raggiungendo oggi un grande obiettivo.

 Non quello di distruggere la Locrdie Ambiente, perchè l’azienda si è distrutta da sola e perchè quelllo che i lavoratori chiedevano non era altro che il rispetto dei loro diritti e della loro dignità indifferenti a chi fosse il loro datore di lavoro che ben poteva essere la Locride Ambiente se solo si fosse dimostrata degna del ruolo che si assumeva putroppo solo a parole.

 L’obiettivo che i lavoratori con le loro forze e coN i loro sacrifici, semplicemente supportati dal sindacato, hanno raggiunto è ben diverso e prescinde dal nome della società per cui lavorano ed è rappresentato semPlicemente dalla LORO tranquillità.

 La tranquillità di poter andare ogni giorno a lavorare senza preoccuparsi di sapere se verranno pagati prima o poi perchè sanno che la retribuzione arriverà

Ed il servizio ottimale di cui oggi Siderno beneficia è la prova provata di questa tranquillità raggiunta dei lavoratOri che hanno svOltato quando hanno compreso di non essere carne da macello nelle mani di imprese dissennatE ma lavoratori che, se compatti ed uniti specie ove sorretti dalla forza delle proprie ragioni, potevano  raggiungere qualsiasi risultato e tutelare qualsiasi diritto la legge attribuiva loro.

Dopo la Locride Ambiente, finalmente aggiungiamo noi, è scomparsa per esempio la vergognosa prassi di assumere i lavoratori con il CCNL Multiservizi che nulla c’entrava con la raccolta r.s.u. e che  costringeva i lavoratori a percepire paghe da fame peraltro neanche corrisposte.

Se una cosa di buono la Locride Ambiente, nello sfacelo del proprio operato, ha lasciato è quella di aver favorito l’insorgere nella testa e nel cuore dei lavoratori di una nuova consapevolezza: quella di avere   una grande forza contrattuale nel chiedere con unità e con il fondamentale supporto delle loro famiglie  (ricordiamo ancora oggi i presidi di fronte ai cancelli con mogli e figli presenti a chiedere quello che l’azienda non voleva dare, di giorno come di notte)  il rispetto dei propri diritti.

Che non sono solo una parola come ad un certo punto della triste era Locride Ambiente era sembrato, ma una entità con peso e corpo specifico.

 Ed oggi i lavoratori dopo l’inferno ed il purgatorio della Locride Ambiente sono di nuovo in piedi a fronte alta, tranquilli e consapevoli di quello che sono e di quello che rappresentano mentre la Locride è destinata a rimanere sepolta dalla ceneri che la dissennata gestione dei suoi Amministratori, con la connivenza della parte pubblica, ha creato in grande quantità.

 Combattere e soffrire per i lavoratori non è stato vano visto che loro sono in piedi pronti ad affrontare il futuro e continuare a vivere con dignità, avendo ormai capito come oltre la Locridie Ambiente c’era non solo vità ma anche un cielo più azzurro e un’aria più pulita.

La Locride invece è destinata a soccombere sotto il peso della incompetenza e della cattiva gestione .

 Ed in questo, siaconsentito dirlo, noi vediamo una giustizia profonda che soddisfa gli uomini di buona volontà che vivono del loro lavoro.

Ed insieme ai lavoratori anche chi scrive non può che essetre soddisfatto, insieme a tutte le componenti dell’organizzazione dai consulenti ai legali, dei risultati raggiunti: far acquistare ai propri assistiti la consapevolezza di quello che sono e di quello che insieme possono fare   

Spetterà ora ai Tribunali , presso cui attiveremo le relative procedure, scrivere l’ultimo capitolo della storia ponendo la parola fine su questa triste vicenda societaria che in una parola potremmo così riassumere: la fiera delle occasioni perdute dove l’arroganza e l’incompetenza di pochi è riuscita a trasformare una grande (potenziale) realtà in una clamorosa sconfitta                  

Il Coordinatore Provinciale

dello SLAI – COBAS di Vibo Valentia

 Nazzareno Piperno 

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