Mar. Ago 6th, 2024

Nell’ambito dell’attività istituzionale effettuata in materia di spesa pubblica, le Fiamme
Gialle di Locri hanno dedicato particolare attenzione all’istituto giuridico del “gratuito
patrocinio”.
Il gratuito patrocinio consiste, in buona sostanza, nel pagamento delle spese legali da
parte dello Stato per le persone che non possono permettersi un difensore di fiducia a
causa delle loro indigenti condizioni economiche. La procedura prevede, per coloro che
hanno in corso un’azione legale ed hanno un reddito particolarmente basso, le cui soglie
sono fissate dalla normativa, la presentazione di un’istanza, allegando la relativa
documentazione, con cui chiedono di accedere a tale beneficio.
Al riguardo, i riscontri effettuati dalla Guardia di Finanza sono stati finalizzati a verificare la
veridicità dei dati e delle informazioni contenute nelle autocertificazioni prodotte dagli
interessati, attraverso la consultazione delle banche dati informative in uso al Corpo, i
rilevamenti presso Enti esterni (Inps, Centro per l‘impiego, Anagrafe comunale) nonché,
laddove necessario, attraverso il controllo di scritture contabili e di risultanze bancarie.
I controlli eseguiti sul territorio hanno consentito di rilevare numerose irregolarità: su circa
337 autocertificazioni esaminate, 123 sono risultate non veritiere in quanto sono state
constatate: l’omessa indicazione dell’effettivo numero di componenti del nucleo familiare,
l’omessa indicazione di parte dei redditi percepiti, false indicazioni sulla situazione
anagrafica per consentire di abbattere il reddito complessivo familiare o innalzare il limite
reddituale stabilito dalla legge.
I soggetti denunciati, infatti, al fine di non sborsare soldi propri per difendersi in cause
penali che li vedono imputati, hanno nascosto con tali artifizi e raggiri la loro reale
condizione economica e familiare, che avrebbe gli avrebbe impedito di avvalersi della
tutela legale a spese dello Stato.
Se i finanzieri locresi non avessero scoperto l’inattendibilità dei dati certificati dai
denunciati per non oltrepassare i limiti di legge, lo Stato si sarebbe dovuto quindi fare
carico della parcella dell’avvocato difensore, con la conseguente distrazione di fondi
pubblici destinati invece a soddisfare i reali bisogni delle fasce più povere e deboli della
popolazione.
Assicurare il corretto funzionamento dell’istituto del gratuito patrocinio risulta quindi
indispensabile per garantire un fondamentale diritto costituzionale a chi effettivamente non
possiede i mezzi per sostenere le spese di giustizia.
Sono, infatti, in costante crescita le persone che, a causa dell’attuale crisi economica, non
sono in grado di affrontare onerose spese legali e, pertanto, l’azione di servizio in questo
delicato comparto è volta a garantire che le somme concesse dallo Stato per motivi
assistenziali, non vengano distratte con artifizi e raggiri in favore di persone benestanti.
Il riscontro di una elevata incidenza di controlli irregolari testimonia ancora una volta il
costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza al contrasto di ogni condotta illecita
che possa ledere gli interessi della collettività soprattutto nel difficile contesto socioeconomico
che caratterizza la Provincia di Reggio Calabria.

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