Emergenza immondizia all’ospedale di Locri. Il terreno limitrofo alla sala mortuaria del nosocomio locrese è diventato una sorta di discarica a cielo aperto. Inevitabile, visto che da oltre un mese non vengono ritirati i rifiuti, che ormai hanno sommerso gli appositi cestelli. Oltre 40 metri cubi di spazzatura si trovano in quel spiazzo, al fianco della morgue e limitrofo a diversi servizi ospedalieri quali il blocco operatorio, la sala parto, il laboratorio analisi e le cucine.
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Una situazione di emergenza che integra una vera e propria interruzione di pubblico servizio, oltre a costituire un evidente rischio igienico sanitario e un danno ambientale inconcepibile nel cuore di un’area ospedaliera.
A denunciare la grave situazione nei giorni scorsi è stato il direttore sanitario dell’ospedale Domenico Fortugno, attraverso una nota inviata all’Amministrazione comunale alla quale ha risposto a stretto giro il sindaco Giovanni Calabrese. Che ha motivato il mancato ritiro dei rifiuti innanzitutto con il fatto che l’ospedale «continua a non svolgere correttamente la differenziazione dei rifiuti, che la società incaricata deve raccogliere e conferire presso l’impianto di smaltimento. Ciò – spiega il sindaco – causa un grave disagio per l’ente che è obbligato a pagare una maggiore tariffa di conferimento con sostanzioso danno economico». Inutile dire che i rifiuti speciali hanno un diverso circuito di smaltimento, che l’Asp effettua direttamente attraverso una società specializzata.
«Inoltre – aggiunge il sindaco – il presidio ospedaliero di Locri, da verifica amministrativa, risultaa moroso nei confronti del Comune per le fatture della Tari per importi superiori a due milioni di euro. Tale situazione è divenuta insostenibile e il protrarsi della stessa costringerà l’ente a non poter più effettuare il servizio di raccolta».
fonte gazzetta del sud
SERVIZIO DI NICODEMO BARILLARO