Mar. Set 17th, 2024

C’è un tempo per le parole e ce n’è un altro nel quale le chiacchiere non possono bastare.  E’ il tempo nel quale bisogna fare i conti con le criticità che toccano da vicino le famiglie ed il diritto ad avere la serenità e la dignità di un lavoro. E’ il tempo delle azioni e della consapevolezza che trovare una soluzione in termini di giustizia, normativa ed umana, è un dovere.

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Coscienti che sarà sempre e soltanto l’impegno che mettiamo nel fare le cose per ottenere un risultato equo e concreto, il quale, a distanza di tempo, assurgerà a giudice del nostro operato, portiamo a conoscenza che l’iter contrattuale – inerente la sorte di alcune postazioni di lavoro – si è concluso nel migliore dei modi, ovvero garantendo tutte le unità di lavoro ed evitando la messa in mobilità obbligatoria. L’impegno riversato – personalmente da Vice Sindaco ed Assessore alle Risorse umane – è stato massimo, per consentire di gestire al meglio la delicata fase della rideterminazione della dotazione organica dei dipendenti, nell’ambito di un progetto comune sempre condiviso all’interno di un’Amministrazione attenta alla prospettiva umana dell’incedere politico.

Riportando a memoria la vicenda dei dipendenti da allocare in mobilità, si tenga presente come – dopo la dichiarazione di dissesto finanziario – la normativa prevista dal Ministero dell’Interno, imponesse una rideterminazione del personale, in considerazione di alcuni criteri preordinati, come ad esempio quello stringente del rapporto tra Cittadini e numero dei dipendenti, il quale induceva una riduzione forzata delle unità di lavoro da 96 a 79.

Delle suddette, vi erano alcune figure erano andate in pensione, avendone già maturato i requisiti di legge ed altri 4 erano in posizione libera, con un esubero complessivo di 8 risorse, inevitabilmente destinate alla messa in mobilità obbligatoria, la quale – si rammenti – prevede l’erogazione finanziaria in misura pari all’80% dello stipendio e la definitiva perdita del posto di lavoro, nel caso della mancata allocazione in un Ente pubblico, al termine di tale periodo.

In seguito ad un serrato ed intenso confronto tra i rappresentanti dell’Ente – dei quali intendo personalmente ringraziare l’insostituibile e prezioso contributo, promanato dal Segretario comunale –  e le organizzazioni sindacali, alle quali giunga un doveroso e sentito ringraziamento  per aver posto – scrupolosamente e doverosamente – al primo posto  la tutela dei lavoratori, in un atteggiamento di massima collaborazione ed apertura nei confronti della rappresentanza comunale, nell’unico comune obiettivo di perseguire ed assicurare una posizione lavorativa dignitosa e protetta di tutte le figure organiche, siamo pervenuti ad una svolta importantissima della vicenda, giungendo a tutelare tutte le postazioni di lavoro, nel pieno rispetto  del rigoroso parametro normativo, il quale costringeva la rideterminazione delle risorse da 85 a 79 unità, attraverso una modifica contrattuale delle postazioni in “Full time”, occupate con orario “Part time” e traslando, contrattualmente, da 36 a 18 ore alcuni rapporti ottenendo una dilatazione delle possibili collocazioni di lavoro – e scongiurando al contempo la congiuntura, dolorosa, della messa in mobilità delle 8 unità.

L’operazione è stata già tradotta in delibera di giunta e trasmessa al Ministero dell’Interno, per il perfezionamento dell’iter amministrativo e l’emissione degli atti consequenziali.

Possiamo tirare tutti un respiro di sollievo, poichè, in definitiva, i posti di lavoro dei dipendenti comunali, sono tutti salvi, la normativa è stata rispettata (e scongiurata la cassazione del bilancio riferibile alla dotazione dell’organico) ma – soprattutto – le famiglie coinvolte, festeggeranno il Natale, con un pizzico di serenità in più. E questo ci basta.

 

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