Mar. Lug 16th, 2024

“Demetra e Persefone. Culti della fertilità e della rinascita oltre la morte. E’ il tema del convegno denominato  “Mythos (Uomini e divinità nei miti antichi)” che avrà luogo sabato 7 ottobre alle ore 15,30 al palazzo della Cultura di Locri.

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Una manifestazione di archeologia, storia, letteratura e storia delle religioni, che sarà presentata domani, martedì 3 ottobre alle ore 16 al parco archeologico di Locri e che vedrà la partecipazione di autorità dell’UNiversità di Messina e del polo museale della Calabria.

Il Convegno intende illuminare, attraverso l’intervento di archeologi, storici, storici delle religioni, filologi, le figure di Demetra e Persefone, le due dee, madre e figlia, unite dai culti della fertilità e della rinascita oltre la morte, praticati all’interno dei riti orfici e dei misteri eleusini. Figlia di Rea e di Crono, Demetra è la sorella maggiore di Zeus, con cui concepì l’adorata figlia Persefone. Cruciale nella dinamica culturale il ratto di Persefone da parte di Ade, avvenuto in Sicilia, nelle campagne di Enna. La corografia rappresenta Persefone con un melograno, i cui chicchi , da lei mangiati nell’Ade , la destinano ad una permanenza nel mondo dei morti ed a un ritorno sulla terra , dalla madre Demetra, per altri sei. La lucerna con cui Demetra cercò disperata- mente per nove giorni la figlia rapita è insieme sia strumento necessario per illuminare il cammino di Persefone, dal fondo buio degli inferi alla terra, sia simbolo della rinascita della vita e della vegetazione sulla terra. Il culto, nato in Grecia ad Eleusi come culto essenzialmente agrario, si diffuse importato dai coloni dorici in Magna Grecia, principalmente a Locri (ma anche a Strongoli, Policoro, Carfazzi e Cirò) ed in Sicilia, ed è anche legato all’acqua, che simboleggia il fluire della vita, nell’alternanza delle stagioni.

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