Lun. Ago 12th, 2024

Il presidente Macrì: «C’è piena sintonia con imprenditori e sindaci per un tavolo di confronto urgente con la Regione Calabria ed il Ministero delle Risorse agricole».

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Un forte grido di “allarme siccità” è stato lanciato dagli agricoltori della Locride, riuniti numerosi dalla COPAGRI venerdì pomeriggio nella biblioteca “Gaudio Incorpora” di palazzo Nieddu a Locri.

Senza mezzi termini l’intervento del presidente regionale della Confederazione agricola, Francesco Macrì. Dati igrometrici alla mano il presidente Macrì ha illustrato con precisione la situazione drammatica che mutamenti climatici hanno determinato in Calabria: con particolare gravità per il territorio della Locride, che è stata bagnata dalla pioggia l’ultima volta dello scorso novembre 2023. Un territorio, quindi, ancora più emblematico proprio per tale accinsi della siccità.

A seguire l’intervento del presidente provinciale di Copagri, Vincenzo Lentini, che ha analizzato le conseguenze tragiche coltura per coltura – dagli olivi al bergamotto agli agrumeti e al grano – della crisi idrica in cui versa il territorio.

Giuseppe Arone, Vice Presidente provinciale Copagri, ha espresso l’interesse circa la denuncia avanzata dagli agricoltori assicurando un forte intervento.

Gli amministratori comunali, in sintonia con i vertici di Copagri, hanno inoltre espresso preoccupazione non soltanto per i problemi economici derivati alla popolazione più legata all’agricoltura ma anche per la razionalizzazione della fruizione dell’acqua potabile già in atto in molti Comuni del territorio. Un dato emerso prepotentemente è stato quello della carenza di acqua nella Locride che deriva anche dalla penuria dei bacini di raccolta: «Molto al di sotto della loro capienza media quelli in funzione e, purtroppo, a secco completo dighe realizzate, ma non attivate», è stato affermato nel corso dell’incontro. A tal proposito il presidente Macrì ha sottolineato: «Benché siano operativi progetti per una più efficiente raccolta di riserve idriche e di distribuzione sul territorio, i tempi di realizzazione – anche a considerare le soluzioni più ottimistiche – sono di anni. Un tempo, comunque, troppo lungo per garantire la sopravvivenza, perché di ciò si tratta, di centinaia di imprenditori agricoli».

Di grande interesse la proposta avanzata da alcuni dei molti coltivatori presenti, di un aiuto per la realizzazione di pozzi artesiani, con una facilitazione burocratica che semplifichi l’iter per l’ottenimento dei permessi e, soprattutto, col la riduzione delle gabelle relative al possesso di pozzi.

Necessario, peraltro, è emerso nel corso della riunione, l’impegno di tutti i 42 Comuni della Locride per fare sentire il disagio di un territorio che è stato colpito in maniera violenta dal fenomeno della siccità diffusa oggettivamente in tutto il Meridione.

Una richiesta ben precisa, l’attuazione di un tavolo di confronto urgente presso la Regione Calabria, con l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo, ed il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, con il Ministro Lollobrigida, che operi in termini di monitoraggio e determinazioni immediate per contrastare la crisi idrica.

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